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Già in arrivo la fiction su Califano

Già annunciata la mini serie sulla vita da film del Califfo: la firma è della "Lotus Production"
di Andrea Tempestini sabato 13 aprile 2013

Franco Califano

2' di lettura

La «Lotus Production» di Marco Belardi (Immaturi, Immaturi - Il Viaggio, Una Famiglia Perfetta) annuncia che sta «elaborando un progetto che porterà sul piccolo schermo la vita di Franco Califano», specificando che «è in corso infatti lo sviluppo di un trattamento che possa ritrarre fedelmente e rendere onore alla vita e alla carriera musicale dell’uomo, dell’autore, del cantante, nonchè attore, Franco Califano, noto ai più come il Califfo». Che l’artista recentemente scomparso abbia avuto una vita da film nessuno dubita. Nato a Tripoli, dove il papà Salvatore, che era in servizio nell’Esercito Italiano, e la mamma Jolanda Ianniello  risiedevano, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale  rientrò a Nocera Inferiore dove risiedette alcuni anni. In seguito, a guerra conclusa, la famiglia si trasferì a Roma, dove nacque l’ultimo figlio (Guido) e dove poco tempo dopo il padre Salvatore morì prematuramente. A 19 anni si sposò con Rita Di Tommaso da cui nacque la figlia Silvia, dalla quale avrebbe avuto la nipote Francesca. Già arrestato nel 1970 per possesso di stupefacenti, caso in cui fu coinvolto anche Walter Chiari (assolto con formula piena), finisce nuovamente in carcere per lo stesso motivo e per porto abusivo di armi nel 1983, questa volta insieme al conduttore televisivo Enzo Tortora (assolto con formula piena e caso emblematico di mala giustizia). Durante quest’ultima esperienza carceraria compose l’album Impronte digitali, che si basa soprattutto su esperienze di quel periodo. In entrambi i processi Califano fu assolto «perché il fatto non sussiste».  Si cimentò come scrittore e saggista con opere come Ti perdo - Diario di un uomo da strada, Il cuore nel sesso, Sesso e sentimento e Calisutra - Storie di vita e casi dell’amore raccontati dal maestro. Del 2008 è, invece, l’autobiografia Senza manette, scritta a quattro mani con Pierluigi Diaco. È stato interprete di fotoromanzi e attore cinematografico. Nel 2006 partecipò al programma Music Farm, condotto da Simona Ventura. Nel 2010, a causa del suo stato precario di salute, dovuto alla rottura di tre vertebre in seguito a una caduta dalle scale, non poté, per un periodo, continuare a fare le serate e, non bastandogli i soldi percepiti dalla Siae come diritti d’autore, invocò la legge Bacchelli per gli artisti che versano in situazione di grave indigenza.

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