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Littizzetto: lettera a San Remo

La comica legge un'invocazione al Santo del Festival ma non resiste alla tentazione di dire: culo
di Lucia Esposito sabato 16 febbraio 2013

2' di lettura

  Non è riuscita a evitare la volgarità, Luciana Littizzetto. Che ha aperto la serata di San Remo scrivendo una lettera a San Remo. "Nel calendario c'è Santa Genoveffa, Santa Brigida, San Quadrato e perfino santa Yvette, che dev'essere la protettrice del Moulin Rouge, ma non c'è nessuna traccia di San Remo in nessun calendario, nemmeno quello Maya, nemmeno il calendario Pirelli, sul quale non posso dilungarmi percéè ho promesso a Fazio di comportarmi bene".   L'invocazione di Sanremo  E ancora: "fà in modo che il pubblico non s'accorga che quest’anno sul palco invece di due gnocche ce n'è solo mezza", e "fà in modo che non mi venga mai in mente di tentare una rima mentre presento Gualazzi o la Galiazzo, perché conoscendomi, Remo mio, ne usciremmo tutti con le ossa peste". E "se tu mi aiuti, in cambio io giuro che non pronuncerò mai neanche un nome di un politico e neanche parole che ci somigliano. Non dirò mai parole che cominciano con Ber, tipo bersaglio, Berlino, Berna e Bertuccia, o che finiscono in...'onì tipo..adesso non mi viene. Invece di marroni dirò beige, e se capiterà che qualche volta siamo nei casini dirò puttanaio". E infine, "soprattutto, sopra ogni cosa, ti prego santo dei garofani e delle petunie, dei potus e dei lillà, fa che io resista fortissimamente, ineluttabilmente, inderogabilmente all’incontenibile, inarrestabile, insopprimbibile bisogno di dire: culo".  Ecco, che ci è scappata la parolaccia. La Littizzetto, quindi, che apparentemente si è autocensurata sulla politica non ha resistito alla tentazione di dire parolacce. Anche in primissima serata. Ma Luciana non si risparmia neanche davanti al seno prosperoso di Maria Nazionale e applaude le sue tette.  Nostalgia farfallina Inevitabilmente il pensiero corre all'anno scorso. E alla farfallina di Belen. Criticata, passata i raggi X, la top model argentina ha lasciato un segno molto incisivo sulla passata edizione del Festival. Nei giorni scorsi, alla conferenza stampa di presentazione del Festival la  Littizzetto è stata infatti costretta a parlare del famoso tatuaggio."Ce li ho, ce li ho...", disse l ammiccante al pubblico in sala e a quello davanti ai telespettatori, mentre molto evidente era di sicuro quel tatuaggio. "Niente effetti speciali e soprattutto niente farfalle. Al più il tatuaggio di un triceratopo sotto un’ascella", aveva detto scherzando.   

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