Prendere posizione

Ong, Flavio Insinna si schiera contro il governo: "Non me ne frego. In mare..."

Scende in campo Flavio Insinna. Il conduttore de L'Eredità, noto programma di Rai1, torna a parlare del proprio impegno sociale. Senza mettere in disparte la politica. "Mio padre, che è stato per un periodo medico imbarcato con la Marina militare, quando mi ha portato per mare da bambino, mi ha insegnato che in mare ci si aiuta, senza se e senza ma", esordisce in un'intervista a Oggi in chiaro riferimento a quanto sta accadendo.

 

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Da giorni Italia e governo si stanno battendo per far valere i propri diritti in Europa, soprattutto quelli che riguardano l'accoglienza. Lasciato alla mercé delle ong, il Paese è continuamente il porto prediletto per le organizzazioni non governative battenti bandiere straniere. Da qui la richiesta dell'esecutivo di cambiare strategia. Anche se per Insinna, i migranti vanno salvati ad ogni costo.

 

Poi, il pensiero del conduttore va alla guerra ancora in corso. Conflitto che ha coinvolto, con la caduta di due missili, la Polonia. "Pensare che là dove c’era la musica, la festa, la gente con le bandiere di tutti i paesi d’Europa, oggi ci si ammazza, è una follia - tuona ricordando il 2017, anno in cui girava per Kiev come commentatore per l'Eurovision -. Tra le grandi personalità, ci sono solo il Papa e il cardinale Matteo Zuppi a dire: 'Fermatevi, la guerra è un orrore'". Per lui, volontario di Emergency e amico personale di Gino Strada, bisogna andare "contro tutte le guerre". E conclude: "Quelli come me, che sono stati fortunati nella vita, sono tenuti a dare il loro contributo. Non voglio vivere in un Paese che se ne frega. La vita non è una gara… Ci salviamo solo tutti insieme".