Cinema sotto accusa

Muccino, il figlio confessa: "Che vergogna. Cosa ho visto sul set"

Silvio Leonardo Muccino, figlio del regista Gabriele Muccino, che è assistente alla regia, ha accusato il "mondo" del cinema sui social: "Ho avuto il piacere e l'onore di lavorare con molti registi nella mia fin qui breve carriera", ha scritto il giorno della Befana su Instagram. "Ne ho viste svariate. E non ho mai visto un regista rivolgersi in maniera più vergognosa, maleducata e arrogante alla troupe come ho avuto modo di vedere in una recentissima esperienza di qualche giorno fa. Dagli assistenti agli operatori, dagli attori - anche i più giovani - finanche alle comparse, la maleducazione e le battute imbarazzanti erano distribuite equamente tra tutti. Ho sentito chiamare un'attrice'"russa di me***" davanti a tutti, un'altra essere invitata a mettersi 'le mutande di ferro' e altre frasi, del più volgare e aggressivo livello, rivolte ad assistenti e al resto della troupe. Per non parlare di un ragazzo a cui è stato negato il diritto di fare un tampone".

 

 

E ancora, ha attaccato Muccino junior: "Non c'era nulla di ironico in tutto questo, va oltre ogni possibile logica, buon senso e umanità ridicolizzare, a turno, i membri della troupe in un simile delirio di onnipotenza, squallido, che deve finire. Il Vecchio Cinema ne ha tante di storie di registi considerati dispotici e di aneddoti sul clima teso/litigioso/ folle/duro legato alle manie di questo o quell'altro regista. Ma se questo spettacolo a cui si assiste, e che continua sotto traccia su produzioni in cui nessuno ha il coraggio, evidentemente, di dire cosa accade (quando è prassi ormai far firmare a tutti i membri della troupe dei documenti che attestano la sicurezza e il rispetto sul lavoro) allora mi chiedo dove sia il limite".