Il caso

Memo Remigi, lo sfogo: "Che delusione", chi asfalta

Daniele Priori

Memo Remigi non molla. Anzi, a 85 anni, rilancia. E dopo il sexy scandalo in diretta tv che lo l’ha visto, nello scorso mese di ottobre, beccato, colpito e affondato per una mano malandrina sul di dietro della giovane collega Jessica Morlacchi nel bel mezzo della trasmissione Oggi è un altro giorno, il celeberrimo autore di Innamorati a Milano esce con un libro di memorie. Ricordi vicini e lontani di una vita da artista sempre nel segno dell’ironia. Sapessi come è strano è il titolo scelto da Memo per l’autobiografia, da pochi giorni nelle librerie di tutta Italia (Sperling & Kupfer). Sapessi come è strano, proprio come l’attacco proverbiale del suo brano divenuto manifesto che, tuttavia, spiega l’autore, vuole essere più un moto di meraviglia legato all’attuale stagione della sua esistenza, giunta a 85 anni. «Una vita sorprendente, per cui mi ritengo un uomo felice, fortunato e riconoscente». Senza sottrarsi di fronte al tribunale delle sue memorie.

Quella a Jessica Morlacchi, secondo il maestro, è stata una «pacchettina portafortuna». A deluderlo di più, si legge, è stata semmai la mancanza di umanità che Remigi imputa in particolare alla conduttrice di Oggi è un altro giorno, Serena Bortone. Dalla quale, dopo la decisione della Rai di cacciarlo senza appello dagli schermi, racconta il cantautore, non ha ricevuto più nemmeno una chiamata: «Mi sarei aspettato un comportamento diverso da parte sua. Anche Costanzo lo aveva detto: Memo ha sbagliato e lo sa. Ma ci sono autori di colpe molto maggiori che lavorano». L’artista, ripercorrendo le pagine del libro, ha avuto quindi modo di raccontare anche, se non soprattutto, il suo bis-matrimonio epico con la moglie Lucia, conosciuta nel 1961, sposata cinque anni più tardi con un divorzio arrivato nel 1983. Salvo poi ritrovarla e risposarla nel 2007. Fu proprio lei a portarlo nella Milano che tanta fortuna, anche artisticamente, gli ha portato. Lui che era e si sentiva un provinciale nato a Erba. Nel mezzo tanti altri amori, noti e meno noti, nei quali la moglie Lucia, moralmente, ma anche fisicamente, non hamai smesso di essere presente.

 


 

Come quella volta in cui la collega cantante Shirley Bassey aspettava Memo in albergo e i due si trovarono nello stesso hotel proprio la consorte di Memo che li colse sul fatto bussando alla porta della stanza. O ancora l’amore clandestino con l’attrice Catherine Spaak che fu paparazzato e, ovviamente, tirato a forza fuori dalla clandestinità. Fino all’incontro con una 19enne Barbara d’Urso, agli inizi degli anni Ottanta. Lui di anni ne aveva il doppio e il cuore diviso a metà: da un lato la giovanissima attrice napoletana, dall’altro la moglie Lucia che, incredibilmente, ha lottato, resistito e tenutoil proprio posto saldamente a fianco a Memo, cantante, attore, addirittura campione di golf, racconta nel libro, oltre che di gaffe tutte al femminile. Una di queste vide Remigi protagonista sul set di un fotoromanzo, quando tra le mani, o meglio tra le labbra del giocherellone Memo,finì pure Orietta Berti: «La baciai tirando fuori la lingua. “Oddio, no!”, esclamò schifata lei, come se avesse visto il diavolo. Mi è sempre piaciuto scherzare». Conclude l’artista. Che, a questo punto è davvero certo, questa giocosità non la perderà mai. Tanto, nella peggiore delle ipotesi, la moglie, un paparazzo o Striscia la Notizia,lo scoprirà per l’ennesima volta con le mani nella marmellata. O da qualche altra parte. Licenze poetiche di un grande artista. Niente di più. Niente di strano.