"Quando ero piccola ero innamorata di Rita Pavone, Gianburrasca, perché credevo fosse un maschio, poi Miguel Bosè, il ricciolino di Laguna Blu": Sabrina Salerno lo ha confessato a Obbligo o verità, la trasmissione condotta da Alessia Marcuzzi su Rai 2. Sul suo flirt con l'attore francese Pierre Cosso, invece, ha detto: "Ero innamoratissima, avevo la foto sul diario e dicevo alle mie compagne del liceo che sarebbe diventato il mio fidanzato. Era figo! L'ho conosciuto in una radio e mi invitò a uscire. Eravamo a Parigi, pensavo mi portasse a teatro e mi ero messa un tailleur elegante; questo invece arrivò in jeans e scarpe da ginnastica con la moto. Mi portò a vedere la cattedrale di Notre-Dame, ma io ero così intimidita e imbambolata che non riuscivo a guardarlo, mi sembrava un sogno. Poi abbiamo avuto una brevissima relazione e ci siamo rivisti negli anni".
Spazio, poi, alla famiglia, con la showgirl che ha parlato dell'assenza del padre: "Non credo di essere mai stata figlia. Mio padre non mi ha mai accettata e aveva anche convinto mia sorella che io mi ero inventata la storia che fossi sua figlia. Invece proprio grazie a mia sorella, che mi ha cercato, ho fatto il test del dna e mi ha dovuto riconoscere. Avevo 45 anni quando ho fatto il test". Salerno ha spiegato che l'assenza di una figura paterna ha avuto un forte peso sulla sua vita: "Quando non hai affetto da piccolo, hai poi una voglia incredibile di successo, di riscatto. Quindi a volte mi dico, la mia vita mi ha messo in questa situazione e sono grata di questo successo, però forse non l'avrei fatto partendo da una situazione diversa. Io l'ho perdonato, ho passato quattro mesi prima che morisse in cui l'ho chiamato papà, ma non ho la stima per lui. Un bambino che nasce non ha responsabilità".