Un bel tacer non fu mai detto. E così ad Enzo Ghinazzi ora tocca la shitstorm per alcune dichiarazioni forti su Pippo Baudo, signore della televisione italiana recentemente scomparso a 89 anni. Il cantante aretino aveva infatti detto sul presentatore: “Lo ringrazio per non avermi mai considerato e aiutato. Ricordo quando mi disse che gli stavo antipatico, e soprattutto gli stava antipatico il mio nome d'arte: Pupo. Il più grande talent scout di tutti i tempi aveva sentenziato già negli anni '80 la mia fine. Ci rimasi malissimo ma non mi buttai giù, anzi mi rimboccai le maniche e ricominciai a combattere. Grazie Pippo, senza di te probabilmente non avrei mai trovato quella tenacia e quella forza di reagire che oggi mi permettono di festeggiare i 50 anni di carriera e di essere sempre un "Pupo". Che la terra ti sia lieve, grandissimo uomo e monumentale artista”.
Pupo è stato, così, costretto a chiarire su Instagram: “Solo gli stolti e quelli in malafede, possono aver trovato nel mio articolo del Quotidiano Nazionale di lunedì scorso, in cui parlo di Pippo Baudo, tracce di risentimento. Chi mi conosce sa benissimo quanto io sia privo di qualsiasi forma di invidia e di rancore. La vita mi ha dato e mi sta ancora dando molto di più di quanto merito e, credetemi, l’unico desiderio che ho è che tutte le persone al mondo, anche quelle che non conosco, riescano ad ottenere tutto ciò che desiderano. Questo è il momento più leggero, più risolto e più bello della mia intensa esistenza perciò, figuratevi se provo piacere delle disgrazie altrui.
È chiaro – continua Pupo - che mi toccano di più le vicende che riguardano i miei cari e i miei affetti più stretti e, emotivamente, sono poco coinvolto da ciò che succede agli altri, famosi o non che siano. Veniamo però a questo caso preciso. Scrivo da 25 anni per il Quotidiano Nazionale e ciò che ho scritto su Pippo Baudo fa parte delle riflessioni dolci e un po' salate che ogni lunedì, cambiando naturalmente sempre argomento, riporto su questo mio spazio. Tutto qui. Detto ciò, visto il clamore che ogni volta creano le mie riflessioni e i miei scritti, continuerò convinto su questa strada. Seguendo solo le mie idee e i miei pensieri e ringraziando sempre tutti, ammiratori e detrattori, per il supporto e per la vivace partecipazione alle mie iniziative. Ciò significa che, forse, un po' il mio mestiere lo so fare. Sono convinto che anche Pippo Baudo, il quale usava e ogni tanto perfino 'manipolava' l'informazione per ottenere consenso e successo, mi farebbe i complimenti. Godetevi la vita amici e rilassatevi tanto, alla fine, faremo tutti la fine di Pippo. E non dimenticate mai che nessuno al mondo è indispensabile e che i cimiteri sono pieni di coloro che si illudevano di esserlo”.