Non è l'Arena

Massimo Giletti, le indiscrezioni sul ribaltone: "Cosa può accadere l'11 settembre"

Francesca D'Angelo

Ci toccherà rimpiangere le repliche tv. Con la crisi di governo e la conseguente chiamata alle urne, da agosto il palinsesto si trasformerà in un gigantesco talk show a reti unificate.

La cronaca politica regnerà infatti sovrana a ogni ora del giorno e della notte, tra programmi inediti, scodellati ad hoc dalle reti, e show storici richiamati in onda prima del previsto. Lo zapping non sarà quindi più tra la milionesima riproposizione di Don Matteo e l'immancabile soap turca, ma tra una polemica parlamentare e l'altra.
Dunque, armiamoci di pazienza e affrontiamo questa impegnativissima cavalcata. Ecco cosa ci aspetta.

 

FERIE RINVIATE
Per permetterci di arrivare pronti al giorno del giudizio (il 25 settembre, data delle elezioni), La 7 si è subito premurata di programmare La corsa al voto: una trasmissione di approfondimento nuova di zecca, al via dal 1 agosto ogni lunedì e mercoledì in prima serata.

Alla conduzione Paolo Celata le cui ferie sono state rinviate fino a data da destinarsi. Non è da meno SkyTg 24: il canale all news della piattaforma Sky, visibile anche in chiaro alla posizione numero 50, punta tutto su Confronto. Il format è esattamente quello che il titolo promette: invita i candidati a confrontarsi davanti alle telecamere di Sky, per chiarire la propria linea e misurarsi sui temi caldi del momento.

 

Il tenzone dialettico avviene sulla base di un regolamento ad hoc, con tanto di ordine di posizionamento definito per sorteggio, risposte scandite da un countdown, medesime possibilità di replica per tutti, e appello finale. Della serie: cosa non si fa per evitare che i nostri futuri governanti si accapiglino come bambini... A sua volta, anche la Rai cerca di potenziare la propria offerta giornalistica. La prima mossa è stata allungare Agorà estate: se prima il programma di Rai Tre andava in onda dalle 8 alle 10 del mattino, ora va avanti fino a mezzogiorno. Secondo il sito de Il fatto quotidiano, inoltre, a Viale Mazzini starebbero valutando di raddoppiare l'appuntamento con Filo rosso, erede estivo di #cartabianca (con cui però non condivide gli stessi alti ascolti...). Oltre che al martedì, verrebbe proposto anche di venerdì. Nel frattempo Rai Due ha promosso in prime time la rubrica Tg2Post: la prima puntata debutta questo sabato, poi ci si sposta al giovedì sera.

POTENZIATI
Infine sono stati potenziati tutti gli appuntamenti di Rai Parlamento che, da canale snobbato (o quasi), diventa in questo periodo un faro sulla tribuna politica. A questi titoli, si aggiungeranno una marea di messe in onda anticipate. I grandi volti dell'informazione non rientreranno dalle ferie a metà settembre inoltrato, come ogni anno. D'altronde qui c'è un governo da riformare.

Così, per esempio, la maggior parte dei giornalisti di punta di Rai Uno riprenderanno il loro posto già dall'ultima settimana di agosto. Stando a quanto appreso da Libero, tra questi ci sarebbero Bruno Vespa, in prima linea con il suo Porta a porta, e anche Bianca Berlinguer, con #cartabianca. Partenza anticipata di due settimane anche per Damilano: il suo Il cavallo e la torre era inizialmente schedulato per il 5 settembre.

Anche La7 richiama i suoi all'ordine, ma i primi di settembre: per dire, l'ultimo a rientrare è Massimo Giletti. Il suo Non è l'arena è ora previsto per l'11 settembre, mentre di solito era collocato a fine settembre, primi di ottobre. A questo punto, è facile immaginare che anche Mediaset non sia da meno. Secondo il sito Davidemaggio, Nicola Porro riprenderà le redini di Quarta Repubblica il 29 agosto, seguito il giorno dopo da Fuori dal coro di Mario Giordano che rinuncia, così, a due settimane secche di mare e vacanza. E poi c'è Barbara d'Urso. Sempre il sito di Davidemaggio spergiura che la nostra tornerà, lancia in resta, con Pomeriggio 5 da lunedì 22 agosto. Effettivamente la d'Urso non è nuova a interviste a politici e leader di partito. In ogni caso, se l'indiscrezione venisse confermata, pure lei si occuperebbe della crisi di governo. Dovunque girerete, sarà un grande, enorme, talk show.