Continua la polemica tutta interna al mondo del cinema sulle parole pronunciate da Michele Morrone nel corso dell'intervista rilasciata a Belve. Questa volta ad attaccare l'attore è stato Luca Argentero. "Il mio pensiero è che il successo non è fare una cosa di successo - la frecciatina - Detto questo, io penso che Michele abbia delle grandissime potenzialità, tali che abbia davanti a sé una carriera brillantissima, soprattutto internazionale. Quell’immagine che ha dell’italianità agli americani è sempre piaciuta, infatti lavora in modo che mi sembra continuativo. Però ecco, sparare a zero sulle capacità degli attori, dei suoi colleghi italiani, mi sembra un po’ così… un po’ una sboronata da niente".
Argentero, poi, ha ricordato il periodo in cui ha lavorato con Morrone: "Ho fatto Sirene e lui faceva Tritone, un ruolo profondo, ma in commedia, ed era stato molto bravo a fare quella parte - ha spiegato a SuperGuidaTv -. Da lì a pensarlo più bravo del 99% degli altri attori italiani non sono d’accordo. Ed è anche strano giudicarsi e giudicare gli altri, un po’ bizzarro. Io non saprei dire ad esempio ‘sono più bravo di un altro’. Come fai a dirlo? Perché lo dici? Lo dice un critico o lo dice un addetto ai lavori, un regista. Dirselo da soli è un po’ strano. A me ha fatto ridere, tutta l’intervista mi ha fatto sorridere".
Infine, l'attacco diretto al collega: "L’ho trovato una persona in una botta di ego quasi chimica, però forse giustificata dal fatto che è una persona che ci credeva. Quando l’ho incontrato ho sempre pensato che fosse una persona che cercava a tutti i costi un modo per arrivare - ha concluso Luca Argentero nella sua analisi di Michele Morrone -. Essendoci arrivato, forse questa enorme botta gli ha dato proprio alla testa, era proprio chimicamente sbilanciato, no? E quindi ti lanci nelle dichiarazioni che sono un po’ strane. Buffe".