"In casa giravano pistole ed eroina". Quella di Lucrezia Lante della Rovere è un'altra intervista choc a Belve, il programma del martedì sera di Rai 2 condotto da Francesca Fagnani. L'attrice romana non risparmia ai telespettatori i dettagli più crudi di una giovinezza "al limite", talvolta addirittura oltre, condizionata in ogni senso dalla presenza di una madre celebre e "ingombrante" come Marina Ripa di Meana.
"Si parlava di una donna che faceva gli scandali - ricorda la 58enne in studio -, aveva una vita in technicolor, era una vera diva. Non la giudicavo. Lei mi attaccava, voleva che fossi spregiudicata come lei, una sua copia. Era possessiva. Voleva manipolarmi, avermi per sé".
La sua infanzia, come detto, è stata per così dire movimentata: "A casa girava di tutto: pistole, sacchetti di cocaina, eroina". Mamma Marina e Franco Angeli "litigavano furiosamente: una volta li ho visti inseguirsi con dei colli di bottiglia rotti. Mi paralizzavo dalla paura". La Fagnani sconvolge i telespettatori: "Sua madre ha raccontato che si prostituiva per procurare la droga ad Angeli, è vero?". La Lante della Rovere "smonta" il mito Ripa di Meana: "Ma io non ci credo, a lei divertiva inventare di queste iperboli, le piaceva provocare. Mia madre soffriva del fatto che Franco facesse uso di eroina, fu uno dei motivi della separazione".
Dal punto di vista professionale, l'attrice non risparmia critiche a Nanni Moretti e Isabella Ferrari. Si parla infatti del film Caos calmo del 2008, tratto dall'omonimo acclamato romanzo di Sandro Veronesi, con la famigerata scena di sesso tra i due protagonisti. Per il ruolo poi finito alla Ferrari era in ballo anche Lucrezia: "Sono felice di non essere stata presa", rivela, per poi regalare un giudizio tranchant sui due celebri colleghi: "Erano brutti. Mi ricordo il sedere di Moretti. Era una scena forte, forse ci voleva un gran fico. Se proprio mi devo far prendere da dietro, allora vorrei Brad Pitt, non Nanni Moretti!".
Due i grandi amori della sua vita: quello con Giovanni Malagò, attuale presidente del Coni, e quello con l'attore e regista Luca Barbareschi. "Ero affascinata da Luca. Poi c'erano le trasgressioni. Era una vita molto rock 'n' roll, ma quando è diventata troppo rock 'n' roll ho detto: Si salvi chi può".