Tra anni Novanta e Duemila è diventata l'olandese più amata d'Italia: Ellen Hidding era il volto femminile della Gialappa's Band, protagonista di show cult come Mai dire gol. Un po' vittima e un po' spalla dello scanzonato trio Santin-Taranto-Gherarducci. Dopo la sbornia totale di quel periodo magico, l'ex nuotatrice e modella è rimasta nel mondo della tv, conducendo la trasmissione enogastronomica della domenica di Canale 5, Melaverde, tenendo però lontanissima dal gossip la sua vita privata e famigliare.
Intervistata dal Corriere della Sera, la oggi splendida 52enne ripercorre con il sorriso sulle labbra alcuni strepitosi aneddoti della sua carriera. La collaborazione con la Gialappa's nacque per caso, nel 1997, chiamata per uno spot per Mai dire Gol: "All'epoca c'era una pubblicità di un ragazzo che entrava in ufficio con tutte le donne che svenivano. Loro volevano replicare questa pubblicità al contrario, con una ragazza carina e tutti i comici maschi che svenivano. Siccome questa pubblicità chiedeva una settimana di lavoro, passammo diversi giorni assieme e io che non parlavo bene l'italiano mi imbarazzavo sempre, cosa che li faceva divertire molto. Simona Ventura era appena andata via dal programma e alla fine mi chiesero se mi andasse di provare per dieci puntate perché mancava un volto femminile. Tentare non costava nulla e da lì è iniziato tutto: 10 puntate sono diventati cinque o sei anni. Ecco dove risiede la casualità".
Da quel momento viene simpaticamente presa da mira da conduttori e comici, da Claudio Bisio a Gioele Dix e Fabio De Luigi. "Il primo anno ci fu l'episodio più clamoroso. Eravamo alla conduzione io, Dix e Bisio. Gioele interpretava in una gag Alberto Tomba che tornando da chissà quale gara mi portava un libro 'così impari a sciare'. Peccato che una volta aperto il libro mi ritrovai solo foto assai hot. E la Gialappa's: 'Ci devi fare la descrizione di quello che stai leggendo'. Erano giochi per mettermi in imbarazzo".
Con i colleghi di allora, però, oggi non è rimasta in contatto: "Capita che magari ci incontriamo. Ma nulla di più. L'unica persona con cui mi sento è Alessia Marcuzzi con cui posso dire di avere un rapporto di amicizia. Lei però vive a Roma e io a Milano. Quindi risulta complicato riunirsi".
Indimenticabile anche l'esperienza accanto a Mike Bongiorno: "Rimarrà sempre nel mio cuore. Quando l'ho incontrato per la prima volta per decidere se potevo farlo o no mi ha subito detto: 'Mi fa molto piacere lavorare con te. Però ho delle condizioni: non devi mettere i tacchi, deve stare sempre una spalla dietro me, devi tenere una gamba più avanti e una più dietro. E infine devi indossare abiti lunghi'. Gli risposi: 'Possiamo cominciare subito'. Perché non amo i tacchi, adoro i vestiti e perché non amo far vedere le gambe. Era molto attento, mi chiedeva sempre: 'Cosa ti manca del tuo paese?'. Una volta gli risposi che mi mancavano i supermercati e in particolare i reparti dedicati alle patatine che in Olanda sono impressionanti. Il giorno dopo ho trovato il camerino pieno di patatine".