Sono questi i giorni dell’odio e dell’intolleranza, questi i giorni di un clima di tensione palese tra guerre, omicidi e conflitti internazionali? Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato a “Fenix”, la kermesse dei giovani di Fratelli d’Italia al Laghetto dell’Eur, a Roma, ribadendo la volontà dell’Italia di non cadere nel tranello. La premier ha detto con forza: “Non abbiamo avuto paura ai tempi in cui potevi essere ammazzato a colpi di chiave inglese per aver scritto un tema sulle Brigate Rosse e non abbiamo paura oggi. Sono gli altri che non sono stati cresciuti così, sono gli altri che sono stati cresciuti con l'idea che chi era diverso da te andava abbattuto”.
Di questo intervento e queste parole chiede conto Giovanni Floris a Corrado Augias, all’interno del programma “diMartedì”, approfondimento settimanale di LA7 su politica e attualità. Augias risponde piuttosto infastidito all’intervento di Giorgia Meloni: “Mi scusi Floris, io sono una persona moderata, data anche la mia età. Non tollero questi toni gridati, insofferenti, un perenne comizio. Un capo del governo non può fare ogni giorno il comizio. Ogni tanto bisognerebbe parlare con pacatezza".
Su X, però, c’è chi lo critica e scrive: “Caro Augias, pure io sono di un'altra generazione, ma cerco di capire i più giovani... Non ritengo corretto, perciò, fare speculazione politica. Scusi grazie”. C’è chi usa toni più duri: “Dite al signor Augias, che chiede bon-ton, che lui con toni pacati dice tante di quelle ca***e che preferirei che urlasse un po' di più e dicesse meno bestialità”. C’è, infine, chi aggiunge: “Quando parla la Schlein fa la stessa identica cosa, questo è ora che vada ai giardinetti, perché se deve andare in TV a dire le solite ca***e, non ha alcun senso invitarlo, non sopporta la Meloni basta che lo dica”.