Bastano poche parole per riaccendere la polemica, soprattutto quando l’argomento non è la legge di bilancio o il Pnrr, ma... le pastarelle. Ospite a Domenica In, Enrico Brignano ha tirato subito in ballo i fatti della domenica precedente, il celebre e grottesco “caso pastarelle” che per giorni aveva tenuto banco come se fosse un affare di Stato. Il comico è entrato nello studio di Mara Venier, su Rai 1 - la puntata è quella di oggi, domenica 28 settembre - con una battuta lampo: “Volevo portare le pastarelle ma non me la sono sentita”. Una frecciata diretta al siparietto della settimana precedente con protagonista Giorgia Meloni.
La conduttrice non si è sottratta e, con la sua consueta leggerezza, ha replicato: “Sono sempre ben accette, eh”. Brignano da par suo ha aggiunto: “Te porterò i cannoli”. Risate generali e siparietto che ha chiuso con una risata quello che nei giorni scorsi era stato presentato – da certa opposizione – come una sorta di Watergate: un premier che osa ricordare i pranzi dai nonni in diretta tv. Ottanta secondi in collegamento e il fronte progressista ha preso a urlare a "TeleMeloni".
In breve, ricordiamo l'origine dello "scandalo". Domenica scorsa, in collegamento dal Tempio di Venere a Roma, Meloni aveva preso parte alla trasmissione per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. Tra Bonolis e Ferilli, aveva evocato le domeniche di famiglia, le tavolate imbandite, i ricordi d’infanzia: “Pastarelle, compreso il diplomatico”, aveva confidato con tono ironico.
E qui è scattata l’indignazione di Pd e M5s, che tra un comunicato e l’altro hanno denunciato la “strumentalizzazione” del servizio pubblico a poche settimane dalle regionali. Come se bastasse un vassoio di dolcetti a ribaltare le urne. La polemica, gonfiata con serietà quasi grottesca, ha costretto perfino la Rai a intervenire, spiegando che l’invito alla premier era legato unicamente alla promozione della candidatura Unesco. Amen.