Roma, 8 mar. (Adnkronos) - (di Veronica Marino) I 60 sono superati da un po', la sua voce e' la stessa di sempre, incisiva, solida, potente. La sua anima di piu'. Renato Zero e' tornato a condividere se stesso col mondo attraverso le sue canzoni. E questo album 'Amo' (I° Capitolo) e' piu' che mai un racconto 'nudo' nel quale guarda in faccia l'uomo che e' stato e che e' oggi; ringrazia tanti straordinari compagni di viaggio, come Lucio Dalla, "grande ispiratore" o la sua portinaia Angelina che ha curato col sorriso i giorni bui della sua adolescenza. E guarda in faccia anche il suo Paese, un 'Italia dove, "i bravi arrancano e crollano via via", dove "il primo che si candida si abbuffa e scappa via". Covinto pero', Renato, come sempre, che "l'ottimismo cura e guarisce ogni malattia". L'ottimismo e' nel suo Dna, si sa, forse perche' (come ha raccontato ieri sera al Piper di Roma in occasione della presentazione alla stampa del suo disco) lui e' nato un po' in salita: "Quando venni al mondo - ha detto - soffrivo di anemia emolitica e mi dovettero cambiare il sangue. Per questo mi sono portato dietro una certa paura di vivere. Poi mi hanno rimesso in gioco, ma non l'ho chiesto io. E cosi' sono nato due volte. Ma la vita non e' quasi mai tua. Lo e' se decidi di non sottostare alle regole". Regole che spesso non sanno accogliere unicita' e differenze e che si traducono, quindi, in "ipocrisia", "falsa moralita'". E allora? "Chiedi di me", canta Renato Zero nel primo brano che apre il disco. Una canzone coraggiosa e trascinante per il ritmo, per il fitto dialogo fra note e senso, per la scelta di essere in prima linea, pronto ad aiutare, soprattutto i piu' giovani, quando "la voglia va via", quando "si spegne la fantasia". "Chiedi di me - canta ancora - che un consiglio da darti ce l'ho. Ho spalle forti". "Chiedi di me a quei bigotti laggiu'. I dubbi che seminai non li sciolsero mai! .Osa di piu', falli tremare dai". Non a caso e' stato proprio questo brano ad aprire e a chiudere la presentazione al Piper con Renato sempre contornato da giovani ballerine, fortunatamente fuori dai cliche', e ballerini acrobati che non solo hanno danzato, ma si sono avvicendati tutti al microfono, sulla voce del loro fiducioso 'mecenate'. Loro, protagonisti con lui dello spettacolo. Loro, in rappresentanza di tutti i giovani che devono poter spiccare il volo, e a cui Renato sembrava ripetere con gli occhi le frasi scritte nell'album: 'Seminare. Seminare e seminare!!! Che arriva sempre il tempo di raccogliere". E che parole ha usato, invece, Renato Zero per soffermarsi su Beppe Grillo? "Gli esempi mancano in questo Paese, sono sempre mancati e ora per interpretare la tanta disperazione, puo' anche arrivare un clown, checche' ne dicano i tedeschi che c'hanno fatto solo piagne. Grillo? Un vento favorevole, qualcuno che, scherzando e ridendo, ci ha dimostrato come per certi ruderi sia tempo di andare a casa". (segue)




