(Adnkronos) - I cinque ragazzi chiedevano, tra le altre cose, la resistenza e il sabotaggio degli sforzi per la guerra. Resero pubblico il loro pensiero in cinque volantini anonimi che intitolarono 'La Rosa Bianca', diffusi in Germania e in Austria durante l'estate del 1942 e l'inverno del 1943. Credevano in un'Europa federale che aderisse ai principi di tolleranza e di giustizia. Citando la Bibbia, Lao Tzu, Aristotele e Novalis, cosi' come Goethe e Schiller, si appellavano all'intellighenzia tedesca, confidando che si sarebbe opposta al Nazismo. Il sesto volantino, intitolato 'Il movimento di resistenza in Germania', venne distribuito all'Universita' di Monaco il 18 febbraio 1943, in coincidenza con la fine delle lezioni. In questa circostanza, i fratelli Scholl furono fermati e successivamente arrestati. Dopo cinque giorni di interrogatori Sophie Scholl, studentessa universitaria cofondatrice del movimento antinazista 'La Rosa Bianca', decise di sottoporsi al giudizio del tribunale del popolo che accusava i giovani componenti del movimento di alto tradimento, andando incontro alla condanna a morte, sorte condivisa anche dal fratello maggiore Hans e dagli altri componenti del gruppo. Era il 22 febbraio del 1943. Sophie aveva 22 anni, Hans 25.