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Lirica: Cda Opera Roma all'unanimita' aderisce a Legge Bray

domenica 29 dicembre 2013

2' di lettura

Roma, 23 dic. (Adnkronos) - Il Cda del Teatro dell'Opera di Roma "all'unanimità dà mandato al Sovrintendente di procedere alla richiesta dei fondi" previsti dalla legge Bray, in considerazione degli obblighi normativi derivanti dalla legge stessa, che prevede le disposizioni per le Fondazioni che "non possano far fronte ai debiti certi ed esigibili da parte dei terzi". E' quanto si legge in una nota della Fondazione lirica capitolina. Una decisione che il Consiglio di amministrazione del Teatro ha preso "alla luce della situazione economico-finanziaria della Fondazione aggiornata al 21 dicembre 2013, che presenta un quadro debitorio insostenibile per la capacità finanziaria della Fondazione stessa, stimabile in circa 40 milioni di indebitamento, e al netto dei crediti di non meno di 24 milioni". Il Consiglio "ha preso altresì atto che il pre-consuntivo economico 2013 rileva una perdita stimata non inferiore ai 7,5 milioni di euro, pur in presenza dell'erogazione dei contributi dei soci fondatori Stato, Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Roma". "Il Consiglio -si legge ancora nella nota- in merito alle disposizioni della legge 112/2013 riguardanti la possibile riduzione di personale e la cancellazione del contratto integrativo, dà ampia rassicurazione ai dipendenti della Fondazione che verrà fatto tutto il possibile per non incidere sulle retribuzioni e sugli organici attualmente in vigore. A tale proposito, il Consiglio ricorda inoltre che la legge prevede che il piano di risanamento debba avere un 'accordo delle associazioni sindacali maggiormente rappresentate' in ordine sia alla eventuale 'riduzione della dotazione organica del personale tecnico e amministrativo' sia alla 'cessazione dell'efficacia dei contratti integrativi aziendali in vigore'. Il Consiglio infine sottolinea che prima della cessazione dell'attuale contratto integrativo sarà possibile definirne un altro, sostitutivo, che potrà essere concordato con le parti sindacali nei prossimi mesi e quindi reso operativo senza soluzione di continuità con quello vigente, che andrà a decadere. Il Consiglio considera questo atto -conclude la nota del Teatro dell'Opera- una decisione indispensabile per garantire la continuità aziendale della Fondazione e, quindi, assicurare il futuro di eccellenza artistica e culturale dell'Istituzione stessa".

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