Sono passati 13 anni dall'ultima sentenza che ha condannato a vita Jonathan Bachini a star fuori dai campi da calcio, per sempre. L'ex Brescia, Siena, Juventus... ha chiesto la grazia prima alla Fifa e poi al Coni, niente da fare: per chi nel calcio viene beccato due volte positivo alla cocaina, non esiste perdono. L'ex giocatore è ricomparso sulle pagine della Gazzetta dello sport, che ne ha ripercorso la travagliatissima vicenda, più giudiziaria che calcistica. Leggi anche: Messico, l'ex portiere Ortiz condannato a 75 anni di carcere Dalle giocare con Zidane, Baggio, Buffon, Bachini, che valeva 35 miliardi di lire, ormai è lontanissimo. E ancora più lontano è dalla vita che faceva da calciatore. Oggi fa l'operaio, in azienda ha conosciuto la sua compagna che non sapeva chi fosse: "Sabina non sapeva chi fossi - ha raccontato Bachini -, ci siamo conosciuti sul lavoro. Alcuni colleghi le hanno fatto vedere la mia foto di quei tempi, magro e con i capelli. Lei ha risposto: 'Bella questa applicazione'. Loro insistevano: 'Guarda che questo è Jonathan'. E Sabina replicava: 'Sì, e io sono Belen Rodriguez". Il cambiamento fisico di Bachini è stato evidentissimo, ma altrettanto sarebbe cambiato l'uomo: "Ho voltato pagina, ho riscoperto valori importanti, mi sono rimboccato le maniche con orgoglio e senza vergogna. Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, anche se quando le cose per me andavano bene io cercavo di dare una mano a chi soffriva".