Mentre la Var fa il suo debutto ai Mondiali, il calcio italiano ha perso un grande fischietto del passato: è morto a 85 anni l' ex arbitro internazionale Sergio Gonella. L' unico, insieme al collega svizzero Gottfried Dienst, a poter vantare il record di aver arbitrato le due finali più importanti del mondo del calcio: quella degli Europei del 1976 e quella del Mondiale del 1978. Proprio la finalissima che si disputò quarant' anni fa al Monumental di Buenos Aires tra Argentina e Olanda (vinta dalla nazionale albiceleste per 3-1 ai tempi supplementari) suscitò infinite polemiche. Più che una partita di calcio, in effetti, fu un incontro di boxe: tutto il match fu caratterizzato da botte da orbi, culminate nella celebre gomitata rifilata da Passarella a Neeskens che costò al centrocampista olandese due denti. In tanti insinuarono che le pressioni ambientali avessero indirizzato le decisioni dell' arbitro piemontese. Tra i detrattori ci fu anche chi arrivò a sostenere che Gonella sarebbe stato un arbitro gradito al dittatore Jorge Videla. «Ma questa è un' autentica balla, io in quella finale non ho favorito nessuno», si è sempre difeso Gonella che, per ironia della sorte, fin dall' inizio della carriera si era guadagnato la fama di arbitro severissimo ed imparziale. Eppure numerose polemiche le aveva innescate anche quattro anni prima, nella finale di Coppa Italia Palermo-Bologna all' Olimpico di Roma, quando assegnò un rigore agli emiliani per un fallo veniale di Arcoleo su Bulgarelli ben oltre il 90esimo minuto. A ricordare Gonella, che dal 1998 al 2000 è stato presidente dell' Aia e nel 2013 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano, ci ha pensato ieri anche la Figc: «Ha contribuito alla crescita di tutta la nostra classe arbitrale - ha detto il commissario straordinario Roberto Fabbricini - diventando un punto di riferimento per tanti giovani arbitri». di Francesco Morrone