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Confederations Cup, trionfa il Brasile, 3-0 alla Spagna

Tre goal e Felipe Scolari scalda i motori per i mondiali del 2014. Fred e Neymar mandano un segnale chiaro ai detentori della Coppa del Mondo. E' festa al Maracanà
di Ignazio Stagno domenica 7 luglio 2013

2' di lettura

Al Maracanà tutto secondo copione. La Confederations Cup è verde-oro. Il Brasile batte la Spagna 3-0. Felipe Scolari e i suoi ragazzi sono sul tetto del mondo. Le "furie rosse" sonpo state domate con poca fatica. Dopo due minuti Fred scalda subito la torcida, Brasile in vantaggio, il Maracana’ esplode, mentre all’esterno dell’impianto si segnalano scontri tra polizia e manifestanti. Spagna subito aggredita. Del Bosque, dopo i 120 minuti piu’ rigori di giovedi’ scorso contro l’Italia, cambia un solo uomo: dentro Mata fuori Silva. Conferma per Torres al centro dell’attacco, ma partita subito in salita per le “furie rosse” prese d’assalto dai verdeoro che non si accontentano del vantaggio. Oscar all’8′ spreca gia’ la palla del 2-0, poi Paulinho per poco non sorprende Casillas con un un pallonetto da fuori area. Arbeloa, al 15′, ferma Neymar a centrocampo con un fallo, solo giallo per il madrileno. Primo quarto d’ora da incubo per i campioni del mondo, poi Iniesta prova ad accendere i suoi e impegna Julio Cesar in angolo. Partita anche ruvida, contrasti, spintoni e accenni di rissa sedati a fatica. Al 32′ Fred scarica su Casillas la palla del 2-0. La Spagna arranca - Sul piano del gioco la Spagna fatica a superare la diga formata da Paulinho e Luiz Gustavo e quando ci riesce ci pensa David Luiz a salvare il risultato con un intervento in scivolata che vale come un gol sul sinistro a botta sicura di Pedro. Siamo al 41′, gol fallito e rete incassata. La legge del calcio la conferma Neymar, sull’assist di Oscar pazzesco il suo bolide di sinistro sul primo palo. Nulla da fare per Casillas: si va negli spogliatoi sul 2-0. Si ricomincia e dopo appena due minuti, proprio come era successo nel primo tempo, Fred segna il 3-0 sfruttando il velo di Neymar e trovando l’angolino con un bel piatto destro. Partita chiusa, anche perche’ un’irriconoscibile Spagna non ha la forza di riaprirla neanche quando, al 9′, Jesus Navas si guadagna un rigore che Sergio Ramos calcia fuori. La Confederations Cup di sicuro non scalda i cuori come un mondiale. Ma gli 80 mila del Maracanà fanno festa grande in vista della prossima estate, quando il mondiale lo avranno sotto casa. (I.S.)

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