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Alvaro Recoba si ritira: una carriera da predestinato, sinistro magico e testa maledetta / Video

di gianluca santo giovedì 31 marzo 2016
1' di lettura

Spesso, forse troppo, talento fa rima con incostanza. In parte, è la storia di Alvaro Recoba, uno dei giocatori più talentuosi degli ultimi 20 anni, dotato di un mancino fatato quanto infausto per i portieri avversari, che ha deciso di appendere le scarpette al chiodo all'età di 40 anni. Uruguagio, ha iniziato la carriera nel Nacional Montevideo per poi passare al Danubio. Da lì fino in Italia, dove approda all'Inter di Massimo Moratti, il suo primo estimatore. Qui fa dell'imprevedibilità e, purtroppo, dell'incostanza le sue doti principali. Alterna momenti di insofferenza in campo a gol e giocate sensazionali. Il rapporto con il pubblico è complesso e San Siro, per lui, rimarrà sempre diffidente. Il "Chino", come viene chiamato, ha posto fine ad un carriera ricca di perle distribuite agli amanti del calcio senza quella continuità che l'avrebbe trasformato in uno dei giocatori più forti di sempre. Ma lui è stato, è e sarà sempre così: un talento maledetto. Odi et amo, diceva Catullo. 

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