L'inchiesta

Luis Suarez, l'avvocato inguaia la Juventus: "Contatti diretti con Fabio Paratici sin dal principio"

Proseguono le udienze per il caso Luis Suarez a Perugia. La scorsa sessione di calciomercato estivo, l'attaccante in forza all'Atletico Madrid, era ad un passo dal vestire la maglia bianconera. Nel corso dell'udienza, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha dichiarato ai magistrati di aver saputo da Pavel Nedved che l'uruguaiano si era proposto alla Juventus tramite un messaggio. Tuttavia, la versione di Agnelli è stata smentita da Ivan Zaldua, il legale dell'attaccante uruguaiano, che ha affermato: "Il direttore sportivo bianconero Fabio Paratici ha contattato direttamente Suarez. Successivamente ha contattato me per iniziare la trattativa e da lì in poi ho avuto molte conversazioni con il signor Paratici".

 

 

Zaldua ha poi proseguito, svelando i dettagli dell'operazione che avrebbe dovuto portare Luis Suarez alla corte di Andrea Agnelli: "Ci siamo scambiati la prima mail il 29 agosto con la proposta contrattuale con i termini economici dell'ingaggio e dei bonus e successivamente abbiamo raggiunto un accordo biennale con la possibilità che le parti potessero rescindere il contratto alla fine della prima stagione pagando una clausola di un milione di euro". Soltanto dopo l'accordo, la Juventus realizza che Suarez non possiede il passaporto comunitario e inizia quindi l'iter per l'esame di lingua, indispensabile per l'ottenimento del passaporto italiano.

 

 

Verso la metà di Settembre, la Juve inizia ad avere dei dubbi sulla fattibilità dell'operazione. La dirigenza era convinta che Suarez, come sua moglie Sofia Balbi, fosse in possesso della cittadinanza italiana. Supposizione errata, che mette in serio pericolo la buona riuscita della trattativa. Sono già esauriti i posti in rosa bianconeri per gli stranieri, e Suarez potrebbe arrivare soltanto con il passaporto italiano. E così, il 17 settembre 2020, Luis Suarez sostiene l'esame di lingua B all'Università di Perugia, avendo però "studiato" nei giorni precedenti, le risposte già pronte e confezionate in un documento Pdf ricevuto da una professoressa. Accantonata in aula l'ipotesi di corruzione lo scorso 21 aprile, ora i pm dovranno formulare la richiesta di rinvio a giudizio per i cinque indagati: l'ex rettrice dell'Università per stranieri Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri, i due professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca (che ha già patteggiato la pena) e l'avvocata della Juventus Maria Turco.