Australian Open

Matteo Berrettini, occhio: "Come vuole massacrarlo", voci inquietanti sul piano di Rafa Nadal. Nel cuore della notte...

Matteo Berrettini sta per affrontare la prima semifinale degli Australian Open della sua carriera. Una semifinale meritata e conquistata dopo una grande lotta con il francese Monfils e contro un pubblico molto indisciplinato, che però ha caricato a molla il tennista romano, autore di un quinto e ultimo set straordinario. Adesso dovrà vedersela con uno dei mostri sacri di questo sport, ovvero con Rafa Nadal.

 

 

I quasi 36 anni e l’infortunio da cui è reduce non ingannino, lo spagnolo è ancora uno dei più forti e giocarci contro è sempre durissimo. Berrettini lo sa bene, dato che rimase scottato nel 2019, quando a New York perse 3-0: sprecò un set point all’inizio, poi fu notte fonda. Da allora ne è passato di tempo e Matteo è maturato sotto tutti i punti di vista: è tanta la voglia di misurarsi con un campionissimo e provare a conquistare l’accesso alla finale. “La cosa importante sarà reggere il confronto sul piano della presenza - ha dichiarato il coach Vincenzo Santopadre in un’intervista a La Stampa - appena cali sotto quel profilo, Rafa ti mangia, quindi il piano tattico passa quasi in secondo piano”.

 

 

“Certo - ha aggiunto l’allenatore di Berrettini - dovrà fare affidamento sui suoi punti forti, il servizio, il diritto. Soprattutto dovrà colpire ogni palla con il piede sull’acceleratore. Dovrà attaccare: non con furia cieca, come un toro nella corrida, ma mantenendo la lucidità”.