Butta male

Juve, Agnelli-Elkann: "Allegri deve tacere. Tutta la mer***...", intercettazioni-choc

Parlava a ruota libera, Andrea Agnelli, e le intercettazioni dell'inchiesta Prisma sui conti della Juventus (plusvalenze e stipendi con vari "buchi neri") restituiscono il clima di grande apprensione e inquietudine che si respirava alla Continassa negli ultimi mesi. Fino all'epilogo clamoroso, le dimissioni in blocco del CdA, seguito dal rinvio a giudizio, tra gli altri, dello stesso ex presidente Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l'ad Maurizio Arrivabene e l'ex Fabio Paratici, oggi al Tottenham. 

 

 

 

Il 6 settembre del 2021 Agnelli, al telefono con il cugino John Elkann, patron di Exor che controlla il club (e che avrebbe poi premuto per le dimissioni), si sfogava: "Noi abbiamo sempre preso dei rischi e il consiglio è sempre stato informato che siano stati presi. E si sono sempre trovati dei correttivi strada facendo". Elkann sottolinea un dato importante: "Sì, però come ricordi, tu avevi detto che alla fine c'è stato, da parte della direzione sportiva, (...) si sono allargati. Ci sono tutta un serie di operazioni che loro hanno fatto". Agnelli conferma: "Esatto, facendo eccessivo ricorso allo strumento delle plusvalenze: se ti crolla il mercato, ti crolla il mercato!".

 

 



Nella discussione, emergono anche parole pesantissime su Max Allegri, l'allenatore che al tempo era tornato da pochi mesi a Torino. Il mister livornese, sottolinea Elkann, deve fare attenzione "a non dire che le politiche che sono state fatte in questi anni erano dissennate, si è speso un sacco di soldi per dei giocatori che non sanno... E poi quelle che erano le prerogative di mercato, erano prerogative dei mercati in quel momento. Adesso bisogna gestire le cose al meglio (...) tanto alla fine di quello che hanno fatto gli altri prima, chi se ne frega". In questo contesto, anche i giudizi negativi di Allegri sull'operato del club in sede di mercato potrebbe gettare una luce sinistra sui conti della Signora.

 

 

 



Nelle 544 pagine della Procura di Torino emergono poi secondo gli inquirenti "partnership" con altre società di Serie A per così dire compiacenti, da cui emergerebbero "opacità dei rapporti debito/credito". che potrebbero "porre in pericolo la lealtà della competizione sportiva". Nell'atto vengono citate Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli e Udinese, E in un'altra intercettazione tra Agnelli e Arrivabene, il 3 settembre del 2021, l'ormai ex presidente riassumeva così il "sistema-Juve": "Non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene. Dall’altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti e soprattutto la mer***a…",