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Turchia, arbitro massacrato a calci e pugni: arrestato il presidente, campionato sospeso

martedì 12 dicembre 2023

2' di lettura

La follia di un presidente di un club (l’Ankaragücü), Faruk Koca, si è riversata nei confronti dell'arbitro Halil Umut Meler al fischio finale della sfida tra la sua squadra e il Rizespor. Subito dopo il 90’ infatti il fischietto è stato colpito al volto e al corpo da pugni e calci da parte dell’infuriato presidente, nei confronti del quale è stato emesso immediato mandato di detenzione.

L’ira era scattata dopo il pari nel recupero di Adolfo Gaich (ex volto di Serie A con Benevento e Verona) e per Koca l’arbitro avrebbe dovuto fischiare la fine della partita prima. Dopo l'episodio di violenza, sono inoltre state arrestate altre sei persone, tra cui il numero 1 dell'Ankaragücü, portato in ospedale a seguito di un malore cardiaco e attualmente sotto osservazione. Il campionato intanto è stato sospeso a data da destinarsi dopo il vile episodio.   

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In ospedale sia l’arbitro che il presidente: “Il mio cervello è impazzito”

Tra i ricoverati in ospedale c’era anche Halil Umut Meler. Fortuna vuole che gli esami abbiano escluso lesioni gravi. Poi il fischietto è stato interrogato dalle autorità, presentando una denuncia contro tutte le persone coinvolte nell’accaduto. Ma a finire in clinica è stato anche lo stesso Koca. E lo specialista in cardiologia dell'Ospedale, il professore Dott. Erdoğan İlkay, valutandone la situazione ha confermato che il presidente è “arrivato con una pressione sanguigna compresa tra 190 e 100 e una pressione sul petto. Questa è una situazione che si verifica a causa di cambiamenti nell'Ecg. Sono stati iniziati farmaci per il dolore al petto. Decideremo se fare o meno l'angiografia". Una diagnosi che verrà sciolta solo più avanti ma che non cambia la pazzia dell’uomo, che dopo la partita aveva tentato di giustificarsi: "Il mio cervello è impazzito, i miei occhi si sono oscurati. Ho visto tutto nero e non ricordo cosa ho fatto". 

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Super Lig turca, campionato sospeso. E non è l’unico precedente

Le istituzioni turche, dopo pochi minuti dall’aggressione e dalla visione del video, sono arrivate a nette prese di posizione. Il primo è stato l’annuncio da parte del ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, dell’arresto di tre uomini per l’aggressione, tra cui il presidente dell’Ankaragucu, Koca. Logica e quasi consequenziale la comunicazione seguente della Federcalcio turca del "rinvio a tempo indeterminato" di tutte le partite del massimo campionato turco. E nella Super Lig turca non è l’unico precedente. Nel marzo del 2022 infatti in 13 sono stati sospesi fino alla fine della stagione. Tra loro anche l’internazionale Cuneyt Çakir.

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