Capo chino

Pioli addio? Gelo in diretta: "Ma no..."

La spavalderia dell’ultimo anno si è dissolta. Le certezze sono venute meno. La delusione è salita ai massimi livelli. Così, quando Stefano Pioli, allenatore di un Milan appena eliminato dalla Champions League alla fase a gironi, viene intercettato ai microfoni di Prime Video Sport lascia trasparire una tristezza che mai gli si era palesata in volto nei suoi ormai quattro anni da Diavolo. Alessia Tarquinio, inviata a Newcastle, esordisce così: “Milan fuori dalla Champions per differenza reti negli scontri diretti col Psg, qual è il rimpianto più grande?"

Basta questa semplice domanda per far sospirare Pioli, che china il capo. La giornalista se ne accorge e prova a smorzare: “L’ho toccata piano…”. E l’allenatore del Milan, ancora scosso, parla a fatica: “Ma no… mi dispiace… mi dispiace che non siamo riusciti, o non sono riuscito, a portare al massimo il potenziale della squadra. Il rammarico più grande - spiega Pioli - è stata la prima partita, dovevamo vincere per come abbiamo giocato. Non esserci riusciti dispiace, ci tenevamo alla Champions. L'Europa League è una manifestazione importante, il Milan non l'ha mai vinta. Serata dolce, ma anche amara. Ci abbiamo creduto. Un po' di delusione comunque c'è. La riflessione è che abbiamo fatto peggio in Champions League rispetto all'anno scorso".

 

 

 

Ora, dopo l’inutile 2-1 in rimonta al St. James Park che riporta i rossoneri al successo in Inghilterra dopo lo 0-1 allo United del 2005 firmato Hernan Crespo, la testa va forzatamente al campionato e a questa Europa League, da sempre terreno sconosciuto del Milan: "È un trofeo internazionale che il Milan non ha nella propria bacheca. Vincerlo? Per forza… dobbiamo andare più avanti possibile. Adesso dobbiamo cercare di fare bene in campionato, consolidando il terzo posto e sperando di fare di più. L'obiettivo minimo è arrivare nelle prime 4. Tornare a giocare in Champions è troppo importante per il club".