Verso l'addio

Juve, la soffiata di Galliani ad Allegri: "Lo stanno facendo alle tue spalle"


Qualcosa si sta muovendo nella Juventus, con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli che progetta la nuova squadra alle spalle di Massimiliano Allegri. Questa è l'indiscrezione-bomba sganciata dal Corriere della Sera, una notizia che avvalora di fatto i rumors sulla prossima separazione tra i bianconeri e il tecnico livornese impegnato a raggiungere gli ultimi due obiettivi stagionali: la qualificazione alla prossima Champions League (e la sfida di sabato pomeriggio all'Allianz contro il Milan secondo, lontano 5 punti, potrebbe emettere già qualche verdetto) e la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta.

Due obiettivi "minimi", visto che senza coppe europee la Juve a inizio anno li aveva fissati come paletti, ma che considerato l'andamento del campionato fino a gennaio con legittimi sogni-scudetto, oggi appaiono come deludenti, o quasi. Anche per questo, a giugno, comunque andrà in campo sarà addio.

 

 

 

Il Corriere come detto ora ci aggiunge il carico. Dopo i rumors su una separazione che non sarà pacifica, con Allegri intenzionato a chiedere la lauta liquidazione per rescindere il proprio contratto con un anno di anticipo, ora il quotidiano di via Solferino riferisce della soffiata fattagli dal suo vecchio amico Adriano Galliani, fino al 2014 suo dirigente al Milan e oggi numero uno del Monza. L'ex fedelissimo di Silvio Berlusconi avrebbe confidato al mister della cena organizzata proprio con Giuntoli per trattare la cessione di due pezzi da novanta del prossimo mercato, il portiere Di Gregorio (che la Juve vorrebbe come secondo di Szczesny) e il centrocampista offensivo Colpani, uomo-chiave dei brianzoli che piace molto anche a Inter e Napoli.

 

 

 

Due obiettivi di mercato su cui Giuntoli si starebbe muovendo in maniera autonoma, senza aver consultato prima Allegri. E magari su indicazione di chi sarà il prossimo allenatore dei bianconeri, forse Thiago Motta dato come favorito da radio-mercato. Secondo il Corsera, in ogni caso, Allegri non si sarebbe detto sorpreso dalle mosse della dirigenza bianconera.