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Perù sotto-choc: l'arbitro dà un calcio volante al tifoso

mercoledì 2 aprile 2025

2' di lettura

Stendere l’allenatore di una delle due squadre in campo con un colpo di karate. No, non è fantascienza, è un episodio successo realmente in Perù, durante una partita di campionato tra lo Sport Huaquilla e Magdalena Cedec. Un membro dello staff ospite, infatti, ha invaso il campo con una bottiglia in mano per protestare contro l’arbitro. Il direttore di gara, di nome Luis Alegre, invece di farsi prendere dalla paura, ha risposto con un colpo di karate dritto al volto, mandandolo al tappeto.

Il gesto del fischietto peruviano ha così scatenato la maxi-rissa, facendo saltare i nervi in campo. Una lite che ha visto coinvolti calciatori, staff tecnico e squadra arbitrale, con presenti anche gli uomini della sicurezza, a bordo campo, e i giocatori che hanno sin da subito cercato di smorzare la tensione. Una lite talmente dura che è stato necessario l'intervento degli agenti della Policia Nacional per riportare l’ordine (con grande fatica) e a mettere fine al violento parapiglia iniziato proprio con l'inverosimile calcio da karateca, scagliato dal direttore di gara al membro dello staff della squadra che era stata punita con un'espulsione quando mancavano meno 10 minuti al termine dell'incontro e il risultato era ancora in equilibrio.

In Italia uno degli ultimi casi è avvenuto nel match tra Santagatese e Santa Giustina, partita sospesa e poi convalidata con lo 0-3 a tavolino in favore degli ospiti direttamente dal giudice sportivo. Al centro un calciatore difensore del ’98 della Santagatese, squadra di Sant’Agata Feltria che milita nel campionato di Terza Categoria, che sarà costretto a stare fermo per tre anni, fino al 27 febbraio 2028. Lo stesso che aveva messo le mani in faccia all’arbitro al culmine di una partita tesissima. Per questo è scattata la squalifica.

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