Un nuovo amore e una nuova sfida, così Jannik Sinner si prepara a tornare in campo, a Roma, con rinnovate motivazioni dopo i tre mesi di squalifica patteggiati con la Wada per la vicenda Clostebol. Il campione azzurro, intervistato al Tg1, ha riepilogato l’ultimo anno, vissuto tra successi sì, ma anche tra mille sofferenze e tanti dubbi: “Avevo perso la voglia di giocare, mi sono costruito una bolla per proteggermi”.
Il momento più brutto, dopo gli ultimi Australian Open vinti: “Alcuni giocatori mi guardavano strano, non mi piaceva”. Sinner, poi, ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa infilatole da Federica Pellegrini, olimpionica di nuoto e leggenda dello sport italiano, che aveva dichiarato che, secondo lei, Sinner è stato trattato in modo diverso dal 99% degli atleti: “Non auguro a nessuno di passare da innocente quello che ho passato io. Ma ognuno può dire ciò che vuole, va bene così”.
Domenica scadrà ufficialmente la squalifica, dopodiché sarà tempo di calcare i campi del Foro Italico: “Sarà come uno stadio di calcio, pazzesco”. Agli Internazionali di Roma Sinner ci arriva dopo un periodo di allenamento personalizzato, ma condito anche con riposo, svago e relax. Il n.1 al mondo si è divertito sui kart e la bici insieme a piloti e ciclisti come Giovinazzi, Pier Guidi e Ciccone, terzetto di amici veri del Principato di Monaco, dove anche lui risiede. Dulcis in fundo, l’amore. Anna Kalinskaya ormai è il passato, perché a Montecarlo Jannik ha conosciuto un’altra russa, stavolta una modella ed il settimanale Chi li ha subito immortalati a passeggio insieme in pieno centro monegasco. Lei è Lara Leito, 31 anni, appassionata di tennis e frequentatrice del Country Club di cui Sinner è socio. Non una qualunque, perché a 18 anni appena aveva avuto una relazione con l’attore premio Oscar Adrien Brody (39 anni!) e prima ancora con un altro attore, il francese Olivier Martinez, oggi 59 anni. Insomma, le piacciono più grandi. Più gossip che certezza, invece, il flirt attribuitole a Ibiza con il pilota di Formula1, Lando Norris.
Sinner, dal canto suo, anche in ambito sentimentale è più “calmo” e lo dimostra in un’altra intervista per il sito di Intesa Sanpaolo: “Mi piacciono i bambini e spero di avere dei figli. Ma adesso sarebbe troppo presto, non sarei un buon padre. A 14 anni ho lasciato la famiglia per vivere con quella croata del mio allenatore, non è stato facile. Ho dovuto crescere rapidamente, imparare a fare la spesa da solo, le lavatrici, a stirare. Da bimbo anche quando andavo a giocare a Bolzano, a 2 ore da casa. Ho fatto sacrifici: e non voglio buttar via tutto. So che la vita vera è fuori dal campo: l’importante è tenere le cose nel giusto equilibrio”. Alla fine, però, Sinner torna sul tennis e spiega cosa fa davvero la differenza: “La dedizione, perché a volte non hai voglia di allenarti e invece lo fai: e fa la differenza. E con il talento, che metto per ultimo, diventi fortissimo”.