Il grande accusatore, il moralista, "moralizzato" e deriso dai commentatori su X. Non ha fatto una bella figura Nick Kyrgios, il tennista australiano che in mancanza di risultati, anche a causa dei gravi problemi fisici che lo hanno tenuto ai box per oltre un anno, ha passato gli ultimi mesi ad attaccare in maniera violenta e proditoria Jannik Sinner dandogli apertamente del "dopato" per la vicenda Clostebol.
Nonostante l'azzurro numero 1 al mondo abbia chiuso il caso con un patteggiamento a 3 mesi di stop (la Wada chiedeva 2 anni, salvo riconoscere l'enormità dell'eventuale condanna davanti al Tas e accordandosi per una "vittoria morale") e in tanti, nel circus, lo abbiano considerato vittima di una ingiustizia, Kyrgios non ha mollato la presa e anzi ha proseguito ad accanirsi contro l'altoatesino a colpi di tweet, battutine maliziose, sospetti e pizzini.
Ora, però, il classe 1995 che quest'anno è tornato in campo senza grandi fortune (2 soli set vinti da gennaio a oggi) è incappato in un clamoroso scivolone social: ha infatti difeso a spada tratta l'amico e connazionale Max Purcell, condannato dall'Itia (il tribunale anti-doping interno al tennis, che per inciso aveva assolto Sinner) a 18 mesi di sospensione. .
"Onestamente, ma quanto è ridicola la sospensione di Purcell? Vitamine? Possiamo davvero giustificarla? Oppure possiamo semplicemente ammettere che l’intero sistema è fallito?", domanda Kyrgios ribaltando platealmente la tesi fin qui sostenuta riguardo a Sinner. Purcell si è sottoposto presso una clinica di Bali a una trasfusione di vitamine superiore alla quantità consentita (100 millilitri ogni 12 ore), addirittura arrivando a dosi da 500 millilitri. Lo stesso Purcell, riconoscendo le sue colpe, ha accettato di collaborare per scendere da 24 a 18 mesi di squalifica. Al contrario di Sinner, peraltro, aveva mostrato il massimo grado di negligenza salvo poi tentare di rimediare una volta scoperto.
Kyrgios, però, difende l'indifendibile e continua la sua personale crociata contro Sinner e l'ex numero 1 del circuito femminile Iga Swiatek: "Morale della storia: prendete gli steroidi, ma non le vitamine". Impossibile però contare i commenti di appassionati, non solo italiani o filo-Sinner, che lo accusano ora di strumentalizzare le vicende e fare due pesi e due misure, distinguendo semplicemente tra "amici" e "nemici" per emettere le sue sentenze.