PIASTRI 9
Prima Max, poi Kimi. Si sta specializzando in start spietati. Decisamente altra pasta rispetto a Norris. Conferma uno spirito indomito e un aplomb di ghiaccio. Solo la sfiga riesce a fargli andare la Sprint di traverso.
NORRIS 8
E' più che altro un voto alla sua fortuna. Al 12esimo giro prova a suonare la sveglia, stufo anche lui di aver solo assistito alla gara. A Miami la Safety esce di nuovo al momento giusto e lo issa sul gradino più alto del podio. Miracolo americano.
ALBON 8
A Sainz non ne va giusta una. E ancora una volta è il thailandese che capitalizza. Poi la penalità fa pure a lui la festa. E addio bottino. Ma per la squadra è ormai un riferimento.
HAMILTON 7.5
Sta per essere superato da una Williams. Interrompe la tragica Via Crucis sulla SF-25 facendosi chiamare ai box e montando per primo le gomme d'asciutto. Una magia che lo riporta sul podio. Col sorpasso su Re Maximo si toglie anche uno sfizio.
ANTONELLI 7
Le difficoltà e il fatale sorpasso dell'australiano pesano. Ma è l'unsafe release della Red Bull che lascia davvero l'amaro in bocca al bolognese. E a tutti noi. Dopo l'impresa di una pole emozionante (da 10 e lode) davvero non merita un epilogo del genere.
VERSTAPPEN 6.5
In gara fa quel che può finché i meccanici non gli combinano un patatrac. Peraltro non è il primo al semaforo per Red Bull. Ha l'ala rotta, e non solo quella. Non a torto. Però è diventato babbo e almeno abbiamo visto un sorriso.
ALONSO 4
A muro quando sta per portare a casa il primo punto dell'anno. Nient'altro che un simbolo. In attesa di Newey. O di un santo. Intanto i punti li fa ancora il compagno. Momentaccio.