Monitorare il proprio corpo a 360 gradi per il ritorno alle scene. Jannik Sinner lo sta facendo dopo essere tornato sui campi a Roma, in particolare indossando un cardiofrequenzimetro con Gps. Una novità resa possibile da una recente normativa ATP e WTA che consente l'utilizzo di questi dispositivi nei tornei, sia in allenamento che in partita.
Si applica tramite una sorta di schienale nella parte superiore e consente di tracciare con precisione tutti i movimenti in campo di un atleta, monitorando in tempo reale diversi parametri tra cui: chilometri percorsi, velocità, intensità degli sforzi ovvero il rapporto delle azioni con la frequenza cardiaca.
L'adozione del GPS è stata decisa durante lo stop forzato di Sinner dal suo staff, specificatamente dal preparatore Marco Panichi, così da monitorare il recupero fisico e gli spostamenti in campo, anche al fine di migliorare la postura in determinati colpi.
Jannik già lo aveva utilizzato in allenamento e nel primo match al Foro Italico contro Navone e ora l’ha utilizzato nel secondo match contro De Jong, quando le condizioni ambientali di grande caldo hanno evidentemente reso disagevole per Sinner indossare il dispositivo sotto la maglietta madida di sudore. Una volta chiusa la sfida con un doppio set, Jannik si è tolto subito lo strumento per lasciar respirare la pelle. Non è stato comodissimo giocarci a temperature elevate di questo tipo.