E adesso, cara Jas? Dove vorresti arrivare visto che ci hai mostrato che l’importante è esagerare e non fermarsi mai dinnanzi alle sfide più difficili, alle salite più impervie, alle partite che un tempo non avresti mai sognato di giocare e di vincere? Quando pareva impossibile ripetere il 2024 dorato che ti ha regalato le finali al Roland Garros e a Wimbledon, l’oro a Parigi e la Billie Jean King’s Cup e, invece, Roma ti ha incoronato regina in un sabato pomeriggio dolce e pieno di cose belle? Sotto gli occhi del Presidente Sergio Mattarella, Jas ha ridimensionato la statunitense Coco Gauff, numero 3 del mondo, l’eterna predestinata al trono di Serena Williams, ieri tremebonda al cospetto dell’azzurra. La piccola grande Jas ha vinto una finale in crescendo e in totale sicurezza, chiusa cinicamente in due set (6-4, 6-2) e in un’ora e 29 minuti di gioco.
Alla fine, le lacrime e l’affetto di mamma Jacqueline e di papà Ugo, del fratellino Willy, di Sarita Errani e del nuovo coach Marc Lopez hanno fatto da contorno alla nuova campionessa in un Foro Italico che ha festeggiato la quarta tennista italiana in grado di conquistare gli Internazionali d’Italia dopo le vittorie antiche e quasi dimenticate firmate da Lucia Valerio (nel 1931) e Annalisa Bossi (1950) e la più recente di Raffaella Reggi (1985). Per la Paolini, che torna numero 4 del mondo, si tratta del terzo torneo Atp vinto dopo il 1000 di Dubai 2024, ma è quello più bello.
Il cammino della Paolini in questi Internazionali è stato un crescendo rossiniano: la ragazza di Castelnuovo di Garfagnana che, da parte di mamma, ha sangue ghanese misto polacco nelle vene da campionessa, si è via via liberata dell’australiana Sun, della tunisina Jabeur, della lettone Ostapenko, della russa Šnajder e, in semifinale, della statunitense Peyton Stearns. Oggi, in un’atmosfera magica che ammanta da due settimane il Foro Italico, prima della finale maschile fra Sinner ed Alcaraz, sarà impegnata nell’atto conclusivo del doppio rosa: insieme a Sara Errani Jas affronterà la coppia formata dalla russa Veronika Kudermetova e dalla belga Elise Mertens. Possibile un clamoroso tris azzurro che sottolineerebbe il momento non d’oro ma di platino del nostro tennis in questo 2025. E siamo soltanto a maggio.