Non è l’inferno ma il Purgatorio sì: la discesa in serie B, paracadute economico di svariati milioni di euro (da 10 a 25 a seconda dellanfascia di pertinenza) a parte, non è certo una bella notizia e costituisce il fallimento di un’intera stagione. Ieri sera, al gong dell’ultimo round del campionato 2024-2025 il verdetto terribile: sono stati Venezia ed Empoli a fare compagnia al Monza, da settimane destinato a un 2026 da vivere nella serie cadetta.
La girandola di combinazioni che prima dell’ultima giornata coinvolgeva cinque squadre raccolte in ben cinque punti, dai 29 del Venezia ai 34 del Verona, prevedevano tante variabili e persino la possibilità di arrivare agli spareggi per decidere le due squadre destinate al capitombolo. In una classifica peraltro molto striminzita visto che, a differenza degli anni scorsi allorchè la quota salvezza era fissata attorno ai 40 punti, il limite per scamparla era fissato attorno ai 35. Ebbene, in questo contesto emozionante chi ha avuto buone notizie dalla serata di ieri sono state Verona, Parma e Lecce, salve al termine di una serata vietata ai cardiopatici. Ma vediamo nel dettaglio come è andata quest’ultima ordalia collettiva.
La Juventus ha chiuso la porta della serie A ai lagunari e al discorso salvezza alla squadra allenata da Di Francesco: troppo grande era la posta in gioco per la Vecchia Signora che aveva un solo risultato per acciuffare l’ultimo posto in Champions League. Obiettivo raggiunto ma che è andato a discapito del Venezia, passato clamorosamente in vantaggio dopo 70 secondi con un tap-in sottorete di Fila. Uno choc per i bianconeri anche perché un gol di Alberto Costa è stato annullato per un tocco di mano del difensore bianconero. Poi, al minuto 25’, Kenan Yildiz ha ricevuto palla da Cambiaso, si è involato e ha trafitto Radu per l’1-1. Tempo pochi minuti e Kolo Muani si è girato in piena area e ha raddoppiato con un destro velenoso nell’angolino della porta difesa da Suzuki. Tutto finito? No, Haps ha segnato il 2-2 poi Nicolussi Caviglia ha atterrato Conceicao in piena area e Locatelli ha firmato il 3-2 che ha condannato la squadra di casa.
All’Olimpico una Lazio all’inseguimento di un posto in Conference League aveva di fronte un Lecce quasi disperato e la squadra di Baroni andata sotto poco prima del riposo per un colpo sotto misura di Kulibaly. I pugliesi sono rimasti in dieci per un’espulsione di Pierotti ma hanno resistito in trincea e gioito alla fine.
Incroci che hanno interessato, soprattutto, la fondamentale sfida diretta fra Verona ed Empoli: dopo 4 minuti Serdar ha portato in vantaggio i veneti ma Fazzini ha riportato in parità i toscani. A metá ripresa Bradaric ha riportato la squadra di Zanetti in totale sicurezza e spinto l’Empoli nel baratro. Viceversa il Parma, salito al Gewiss Stadium per giocarsi le ultime fiches contro l’Atalanta che non aveva più molto da chiedere al campionato, doveva spremere il punticino che l’avrebbe fatto salire a quota 34 punti, pochi ma sufficienti per evitare il tracollo e il repentino ritorno in B. Un letale uno-due di Daniel Maldini (Suzuki non esente da colpe) ha portato avanti la Dea, poi Hinault ha dimezzato lo svantaggio e Ondrejka ha firmato la clamorosa rimonta per 2-3, con una doppietta che è valsa la salvezza per i ducali.
E con questo è tutto, la linea al campionato 2025-2026.