Francia-Italia, una rivalità storica che prosegue da anni. Anche sui media, specie dopo l’umiliazione dell’Inter contro il Psg. Nell’ultimo articolo sulla rivista mensile So Foot, la Serie A viene definita come “il campionato che sognava di essere la Ligue 1”. E che invece è diventato quello della “commedia dell'arte”, che ti fa credere “che Retegui o Kean siano dei fuoriclasse”. La finale di Champions dimostra “che il calcio francese non ha nulla da invidiare a quello italiano. Anzi, lo domina e lo guarda dall'alto”. L’ultima epopea in Europa è stata l’ultima Champions vinta dall’Inter nel 2010 con Mourinho: “Oggi è diventato un allenatore has been, e la Serie A un campionato che i tifosi non guardano e che le star fuggono”. Da ultimo Kvaratskhelia, che ha lasciato il Napoli nonostante fosse in lotta per lo scudetto: “L'Italia non aveva più argomenti per trattenerlo”. Il Psg si.
E lo stesso vale “per i vari Zirkzee, Huijsen, Giroud, Osimehn, Calafiori, Immobile, Aouar, Le Fée, Radonjic,” scrive sempre il mensile, ricordando che persino “Carboni e Bennacer hanno preferito rifugiarsi a Marsiglia”. Al contrario, in Serie A “arrivano giocatori prepensionati, tipo Walker o delle pippe come Joao Felix”. Insomma, il campionato italiano è talmente “disperato” che arraffa persino i “pesi morti” della Ligue 1, come “Vitinha” del Genoa, pensando che Balotelli possa ancora giocare ad alto livello.
Nell’indice Uefa, secondo il quotidiano, l'Italia “non appartiene più al Big Four”, mentre “la Francia marcia al fianco di Inghilterra, Spagna e Germania”. Inoltre, un campionato che ti fa credere “che Retegui o Kean siano dei crack non può obiettivamente tenere il confronto”. Perché la Ligue 1 è diventato un campionato “di prima scelta”, con 2,97 gol a partita, contro i 2,54 della Serie A. Il calcio italiano paga inoltre il suo tributo alla “commedia dell'arte”, cioè dove tutto è simulazione, come certifica il tempo di gioco effettivo: 53' 36'' contro 56' 40''. “Gli innamorati del calcio lo sanno”, spiega il mensile: “Non è guardando la Serie A che ci si diverte”. Senza contare il problema degli stadi che lo stesso Ceferin ha definito “una vergogna”, quando invece in Francia gli impianti sportivi di Parigi, Marsiglia, Lione o Nizza sono “dei gioielli”.