Prima un videocollegamento, i saluti a distanza. Poi l'imprevisto faccia a faccia a Roma: tra Roberto Baggio e Jannik Sinner è stata subito intesa, cementata dalla stima e dal rispetto reciproco che solo i campioni dello sport riescono a tributarsi davvero, al di là delle differenze d'età, culturali o di disciplina.
A svelare com'è andato il loro incontro è stato il Divin Codino, in una lunga intervista concessa a Gianluca Gazzoli per il fortunato podcast BSMT. Durante i tre mesi di stop per la famigerata squalifica per doping seguita dal patteggiamento con la Wada, il numero 1 del tennis mondiale aveva avuto modo di incrociare la propria strada con l'ex numero 10 di Italia, Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia, Pallone d'Oro 1993 e forse il calciatore più amato da almeno due generazioni di tifosi, senza distinzione di bandiera.
Galeotto è stato Simone Vagnozzi, uno dei coach di Sinner, che era stato a casa di Baggio. "C'eravamo fatti una videochiamata tramite il suo allenatore, che era stato a casa mia a farmi un saluto – racconta Roby –. Lui si stava allenando nel periodo che era fermo e ci siamo salutati un minuto. Ci eravamo dati appuntamento, ci saremmo visti magari una sera per una grigliata insieme".
Poi, lo scorso 14 maggio, la sorte ci ha messo lo zampino: "È successo che a Roma noi stavamo andando all'ascensore per andare a pranzo e lui è entrato con la mamma e il papà. Erano stati in udienza dal Papa, ed è stato un incontro casuale, praticamente. Per cui, niente, quando l'ho visto sono andato a salutarlo". Sono bastati pochi secondi, di persona, per capire di che pasta è fatto il 24enne altoatesino, sconfitto pochi giorni fa da Carlos Alcaraz a Parigi in una delle più epiche finali non solo del Roland Garros, ma di tutta la storia del tennis.
"Io non lo conoscevo, però avevo sentito alcune sue interviste. Devo dirti che mi ha colpito profondamente. Io credo che sia oggi un esempio meraviglioso per i giovani da seguire, perché nonostante tutto quello che lui sta vivendo, che gli ruota intorno, mi dà l'idea che sia veramente una persona, un ragazzo umilissimo e a posto. L'augurio che posso fare è che possa rimanere così, perché il mondo ha bisogno di gente così. Mi auguro che venga preso a modello da tanti giovani, perché ne abbiamo bisogno".