“La sconfitta di Halle? Non è una tragedia, anche Sinner è umano e c’è tempo per arrivare a Wimbledon preparati”. Commenta così Paolo Bertolucci in una intervista con Mowmag, sottolineando come la sconfitta del 23enne altoatesino con Alexander Bublik a Halle, nel torneo Atp 500 sull’erba tedesca, seppur sorprendente non rappresenta una debacle. Per l’ex giocatore della Nazionale italiana di tennis, il fatto probabilmente è che Sinner “deve liberarsi di quei sassolini che la finale di Parigi gli ha lasciato in testa — ha aggiunto. — Secondo me, è semplicemente una questione di recupero. Non ci vedo niente di così strano o clamoroso. Se saltiamo sulla sedia perché perde dopo un anno e passa contro Bublik sull’erba. Dobbiamo anche abituarci, ne arriveranno altre di sconfitte”.
Per Bertolucci, Sinner contro Bublik “era spento, scarico, aveva poca energia e non è riuscito ad accendersi — ha aggiunto — Si vedeva che andava a tre cilindri invece che a quattro. Si percepiva. Anche il fatto che Cahill stesse spesso in piedi, è perché sperava che questa macchina partisse, invece non è mai partita. Borbottava, ma non andava a velocità costante. Era anche poco lucido, ha sbagliato cinque o sei cose che di solito non sbaglia mai”.
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Il tennis italiano continua a far parlare di sé, tra entusiasmi, cadute inaspettate e giovani che crescono. Corra...Sull’erba, in vista di Wimbledon, è chiamato a degli aggiustamenti immediati: “Dovrà ricalibrare tempismi, servizi slice e rovescio slice, nonché adattare appoggi e scivolate, perché sull’erba non si improvvisa, serve una base solida”. Inoltre, un servizio “sotto il 60 % non è sostenibile sull’erba, ma fidandosi del suo talento da fondo campo non persevera nello serve‑and‑volley, mantenendo il suo stile aggressivo”.
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Dubbi su Jannik Sinner. Qualche dubbio, lecito, dopo il ko ad Halle contro Alexander Bublik. A interrogarsi è Gu...A Halle Sinner ha alternato momenti di splendore – come la vittoria contro Hanfmann – a scivoloni imprevedibili: “Ha vinto, ma non ha brillato. Serve meno alibi e più cazzimma”. Il messaggio di Bertolucci è rassicurante: “La capacità dei grandi campioni è quella di resettare appena possibile la centralina”. Intanto, quelle “mine vaganti” come Bublik restano poche e Wimbledon si avvicina come terreno fertile per una riscossa. A Wimbledon, da Sinner, Bertolucci si aspetta “che recuperi mentalmente e fisicamente, di rivedere il solito Jannik — ha concluso — Non vedo perché dovrebbe aver perso la retta via. Una settimana fa ha giocato alla pari con Alcaraz, è stato un match stupendo. Non vedo perché a Wimbledon non debba essere altamente competitivo. Poi, certo, si può vincere o perdere”.