Perché Jannik Sinner è caduto in finale contro Carlos Alcaraz al Roland Garros? Perché ha pagato l’eccessiva emotività nei momenti chiave dell’incontro, nonostante fosse a un passo dal trionfo, con tre match point a disposizione sul 5-3 nel terzo set. Parola di Toni Nadal, zio di Rafa, che a La Gazzetta dello Sport ha condiviso una riflessione lucida e diretta sul recente confronto tra i due tennisti destinati a condividere il futuro del tennis, pronti alla battaglia anche in vista del torneo di Wimbledon.
Secondo Toni Nadal, Sinner ha pagato l’eccessiva emotività nei momenti chiave dell’incontro, nonostante fosse a un passo dal trionfo, con tre match point a disposizione sul 5-3. “Gli è mancata un po’ di calma — ha spiegato —. In quei momenti il suo team avrebbe dovuto insistere maggiormente nel tranquillizzarlo”. La pressione, soprattutto su una superficie come la terra battuta, dove il servizio incide meno, può fare la differenza, e nel caso dell’italiano ha impedito di chiudere un match fondamentale. “Credo che Carlos sia leggermente superiore mentalmente nei momenti cruciali — ha aggiunto Toni Nadal —. Jannik è eccezionale nel tenere un ritmo altissimo senza errori, ma quando conta davvero, Alcaraz ha una marcia in più”.
Intanto, Carlos Alcaraz si prepara a Wimbledon con grande determinazione. Dopo aver vinto il Queen’s contro Lehecka, lo spagnolo si è concesso due giorni di riposo prima di tornare ad allenarsi sull’erba londinese. Mercoledì ha ripreso gli allenamenti all’All England Club insieme a Juan Carlos Ferrero, in attesa del sorteggio del tabellone previsto per venerdì. Con cinque titoli stagionali e un team collaudato, Alcaraz punta ora a difendere il titolo a Wimbledon. A differenza di Djokovic e Sinner, già al lavoro sui campi principali, Alcaraz entrerà in scena tra giovedì e venerdì, con l’obiettivo di confermarsi re sull’erba londinese per il terzo anno di fila.