Sui professionisti Marco Panichi e Ulises Badio nessuno nel mondo del tennis di altissimo livello ha nulla da ridire. Grande esperienza, grande preparazione. E allora perché Jannik Sinner ha deciso di divorziare dal suo preparatore atletico e dal suo fisioterapista, per giunta a poche ore dal debutto sull'erba di Wimbledon?
In assenza di un comunicato ufficiale che arriverà con ogni probabilità tra qualche ore, il tam tam si concentra su aspetti extra-sportivi. Che in uno staff come quello del numero 1 del ranking Atp contano tanto quanto la gestione di un infortunio o la preparazione atletica in vista di uno Slam. Nulla può sfuggire al controllo di chi comanda, cioè Jannik in collaborazione con i suoi due fidatissimi coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill. E sebbene, come detto, Badio e Panichi godano di grande stima nel circuito evidentemente qualcosa hanno sbagliato. O più semplicemente qualcosa non è filato giusto in una collaborazione nata nel settembre del 2024, quando l'altoatesino decise di cacciare Umberto Ferrara e Giacomo Naldi ritenuti i responsabili del pasticcio Clostebol che gli sarebbe poi costato il doloroso stop di 3 mesi.
Nei vari rumors, c'è chi parla di un Panichi, romano ed esuberante, "insofferente" alle consegne del team e un po' troppo individualista, soprattutto nella comunicazione. "Si parla solo se autorizzati, si compare solo accanto al campione e mai davanti, si collabora alla pari e mai da prima donna", scrive il Corsera suggerendo che il preparatore atletico, ex collaboratore di Nole Djokovic, possa aver infranto questa regola.
Si cercano poi altri segnali perché è difficile, quasi impossibile che questa scelta sia stata un fulmine a ciel sereno. Nei tornei di queste ultime settimane Panichi "non si vede da Parigi", il Roland Garros perso nella finale-maratona contro Alcaraz, 5 ore e mezzo con una manciata di match sulla terra rossa dal rientro dalla squalifica che aveva confermato l'assoluta performance psicofisica dell'italiano. Badio invece ha seguito Jannik anche a Halle, preparazione per Wimbledon finita con il ko anticipato e a sorpresa contro Bublik. E proprio in terra tedesca si registra l'ultimo siparietto con l'argentino, beccato spesso a palleggiare a calcio con la Volpe di San Candido e altri tennisti.
In quel caso, riporta sempre il Corsera, Sinner aveva fatto pagare a Badio "il pegno di una scommessa persa durante l'allenamento. Pallata addosso e battutina tagliente: «Ora è il tuo turno di ingoiare un po' di m***da»". Parole brusche, quasi irrituali per un Sinner pubblicamente sempre molto composto e mai sopra le righe. Difficile rintracciare in uno scambio amichevole i motivi della rottura, però. Occorrerà aspettare ancora qualche ora per vederci più chiaro (e disarmare i complottisti).