Adesso "l'enigma sarà il fisico" di Jannik Sinner. Come scrive il Giornale, l'addio clamoroso nei tempi e nei modi a il preparatore atletico Marco Panichi e al fisioterapista Ulises Badio a poche ore dal debutto a Wimbledon (lunedì lo attende il derby azzurro contro Luca Nardi) apre uno scenario per certi versi sconosciuto, anche se non del tutto inedito.
Cosa dobbiamo aspettarci in campo dall'altoatesino? E soprattutto: cos'ha portato al ribaltone nel suo staff tecnico in un momento così delicato, peraltro seguito ai due scottanti ko in finale al Roland Garros contro Carlos Alcaraz e contro Bublik a Halle? "Ci sono due certezze: a Jannik Sinner non piace perdere e di sicuro è un decisionista", suggerisce sempre il Giornale.
Come commenta Flavia Pennnetta intervistata da Repubblica, è pur vero che gli effetti più pesanti dal punto di vista psicologico li avrebbe generati l'eventuale divorzio improvviso da un allenatore (in questo caso, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, che in ogni caso dovrebbe lasciare a fine annno) mentre un preparatore atletico sia pur bravissimo e stimato come Panichi nell'immediato non incide granché perché il grosso dei lavoro è già stato impostato nei mesi precedenti.
Altra certezza: Jannik non è nuovo a prendere il toro per le corna e ribaltare tutto. Tanto sobrio e misurato nella vita di tutti giorni quanto "radicale" nella gestione della sua vita sportiva. Già nel 2022 divorziò con un certo clamore dal suo primo grande maestro, Riccardo Piatti, il coach a cui si era affidato da giovanissimo per la sua scalata al tennis mondiale. Celebre la sua sfuriata a partita in corso contro il giapponese Taro Daniel agli Australian Open, "Sto usando la testa. Ma stai calmo ora, non ce la faccio più. Stai calmo ca***o". Una frase brusca che anticipò di poco il "siluramento".
E ancora: risale al settembre scorso l'addio più traumatico a Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, sostituiti proprio con Panichi e Badio, perché giudicati colpevoli del pasticcio Clostebol. Anche in quel caso: poche parole, solo fatti. A Wimbledon intorno a Sinner ci saranno Cahill e Vagnozzi e Andrea Cipolla, osteopata romano che spesso ha sostenuto il 23enne di San Candido in momenti cruciali. Qualcosa in più, insomma, di un tappabuchi momentaneo e d'emergenza.