Colpo di scena serale a Wimbledon: nonostante il problema al gomito, Jannik Sinner ha lavorato al coperto. Allenamento saltato, insomma, ma fino a un certo punto. Uno spiraglio di ottimismo in queste folli ultime 24 ore inglesi del tennista italiano.
Prima il mezzo infortunio all'articolazione che lo ha frenato negli ottavi contro Dimitrov, poi il guaio muscolare che costretto il bulgaro al ritiro quando stava letteralmente prendendo "a pallate" il numero al mondo, qualificatosi ai quarti nonostante stesse perdendo 2 set a 0. Poi la grande paura: la risonanza magnetica di martedì mattina al gomito, il massimo riserbo sulle sue condizioni, le voci sull'allenamento saltato. "Per precauzione", diceva qualcuno. No, perché fa troppo male, assicurava qualcun altro mettendo in dubbio la presenza in campo mercoledì contro l'americano Ben Shelton. C'era aria di beffa, insomma, poi ha parlato Darren Cahill, coach di Jannik, e ha rimesso tutto a posto. Per ora, almeno.
Dopo gli esami in mattinata, l'altoatesino aveva regolarmente prenotato un campo alle 16 per allenarsi e testare le proprie sensazioni. A ridosso dell'appuntamento ad Aorangi Park però è arrivato il dietrofront. In compenso nel tardo pomeriggio Jan ha lavorato circa 20-30 minuti palleggiando in maniera blanda al coperto, con Cahill e Simone Vagnozzi che gli hanno lanciato la pallina con la mano "giusto per fargli sentire la palla", ha chiarito il supercoach australiano, svelando che nel corso della sfida con Dimitrov Sinner avrebbe perso una velocità di circa 9,5 km/h sul dritto.
"Starà bene - assicura Cahill - è stato bello tornare in campo. E' impossibile per lui prendersi un giorno di riposo". I dubbi sulla sua effettiva presenza ai quarti però restano. "C'è un po' di preoccupazione", aveva ammesso a caldo il tennista azzurro subito dopo il successo su Dimitrov anticipando che si sarebbe sottoposto a esami strumentali "per vedere se c'è qualcosa di serio". Nel corso della partita degli ottavi Sinner, che aveva anche chiesto un medical timeout, aveva accusato un fastidio al gomito soprattutto durante il servizio e la fase di estensione del braccio per colpire con il dritto. Non a caso, rispetto alla consuetudine, la sua palla arrivava meno 'pesante' dall'altra parte della rete. Sinner dovrebbe tornare in campo mercoledì pomeriggio per disputare il suo match contro Shelton, che invece si è scaldato regolarmente con Carlos Alcaraz, che ha battuto senza problemi Cameron Norris in tre set e affronterà adesso Taylor Fritz in semifinale. A oggi, lo spagnolo è lo stragrande favorito per la vittoria sull'erba inglese, la sua terza di fila. A meno che Sinner non riesca in una catena di miracoli: recuperare appieno, arrivare in finale, batterlo. Chissà che le parole di Cahill non siano state anche un modo per frenare gl entusiasmi di Carlitos.