Se Darren Cahill continuerà a lavorare con Jannik Sinner lo si saprà solo in futuro. L’interrogativo resta aperto. Il supercoach australiano, fondamentale nell’ascesa del 23enne tennista di Sesto Pusteria, aveva lasciato intendere che questa stagione potesse essere la sua ultima al fianco del numero uno del mondo. Tuttavia, la scelta non appare definitiva, come confermato anche dallo stesso Cahill. A chiarire la situazione è stato Simone Vagnozzi, l’altro tecnico del team, in un’intervista rilasciata all’ATP: “Onestamente, in questo momento non c’è nulla di certo. Ma saremmo tutti felici se Darren restasse”, ha dichiarato l’ascolano, lasciando intendere che le porte sono ancora apertissime a un proseguimento della collaborazione.
Vagnozzi ha poi sottolineato quanto il lavoro con Cahill sia stato prezioso sia sul piano umano che su quello professionale: “Mi considero davvero fortunato ad aver incontrato una persona come Darren — ha spiegato il coach — Ci siamo supportati a vicenda lungo tutto questo percorso: non è semplice trovare la giusta chimica, ma abbiamo sempre anteposto gli interessi di Jannik”. La crescita di Sinner, culminata con la conquista della vetta del ranking Atp, porta anche la firma di questo equilibrio tecnico e mentale creato dallo staff.
Vagnozzi ha infine spiegato come i ruoli siano ben definiti ma perfettamente integrati: “Durante gli allenamenti io mi concentro di più sugli aspetti tecnico‑tattici, mentre Darren si occupa maggiormente della sfera mentale ed emotiva — aggiunge — Ovviamente condividiamo ogni scelta, e la cosa più importante è che Jannik senta sempre una sola voce”. Le parole di Vagnozzi seguono quelle di Sinner dopo la vittoria di Wimbledon “Prima della partita avevamo fatto una scommessa: se avessi vinto, avrei deciso io se continuare, ora tocca a me - aveva spiegato la Volpe di Sesto Pusteria - Gli ho chiesto di stare con me agli Australian Open, ma girerà un po’ di meno”.