Ventisette giorni al gong del mercato, ma alla Juventus la macchina operativa è già a pieno regime. Mentre Igor Tudor lavora con la squadra in ritiro in Baviera, il dg Damien Comolli è rimasto a Torino per seguire ogni trattativa. Ma c'è un dettaglio che fa la differenza: molte scelte vengono guidate da un algoritmo. È lo strumento che il direttore utilizza per supportare analisi e scouting, e che ha già segnalato profili da approfondire.
Tra questi spicca Konstantinos Koulierakis, 21 anni, centrale del Wolfsburg, mancino, nazionale greco. L’ex Paok ha numeri interessanti (38 presenze, tre gol e altrettanti assist) e secondo il software bianconero rappresenta un investimento perfetto: giovane, fisico e con prospettiva. Non è l’unico nome monitorato, ma è quello che l’algoritmo ha consigliato di valutare con più attenzione, in caso di partenza di Lloyd Kelly, difensore arrivato dal Newcastle e ancora stimato in Premier.
Proprio da Kelly dipende gran parte delle mosse difensive. Se parte lui, la Juve è pronta a sostituirlo. Resta sullo sfondo anche Jakub Kiwior dell’Arsenal, ex Spezia, duttile e affidabile. Ma costa tanto (25-30 milioni) e il Porto si è mosso prima. In attacco resta in cima alla lista Kolo Muani, pupillo di Tudor, per cui si continua a trattare col Psg. A centrocampo si cerca ancora un mediano completo, ma tutto gira attorno alle uscite. In sostanza, la Juve si muove con razionalità e calcolo. La prima scrematura la fa il computer, perché oggi, alla Continassa, anche il mercato ha una "mente digitale".