Carobombardiere. Bombardiere Carissimo. Costi una fortuna e sai perché? Sei tornato a essere indispensabile. È finito il tempo delle manfrine tattiche, degli esperimenti con i falsi nove e dei centravanti di manovra. Il calcio, nella sua ciclica e inesorabile evoluzione, è tornato ad avere un bisogno disperato di te. E così il tuo prezzo è schizzato alle stelle, rendendo il mercato dei centravanti un dannato gioco al rialzo. Per averne uno di fama internazionale, un profilo da copertina, la base d'asta è fissata a 60 milioni di euro. Da lì si parte fino ad arrivare a 70 o 80. Lo abbiamo visto con Sesko al Manchester United e con Gyokeres all'Arsenal. Al solito è la Premier League a dettare le soglie del mercato e tutto il resto si adegua.
Se i top costano quelle cifre, i medi oi prospetti dal potenziale interessante costano la metà, diciamo 40 milioni, la cifra pagata dal Napoli all'Udinese per Lucca. A quella soglia vanno anche i flop della Premier, quelli arrivati per 70-80 che però non riescono a imporsi, vedi Hojlund ora trattato dal Napoli. A poco meno i flop di altri campionati: Boniface si muove dalla Bundesliga dopo un anno pieno di infortuni e ai rossoneri costerà 30 milioni solo in caso di riscatto. Se i top costano 80 ei medi 40, i medi dei medi, i buoni attaccanti da campionato, quanto devono costare? La metà della metà, ovvero 20 milioni. Anzi qualcosa in più perché se l'oro costa così tanto, anche l'argento e il bronzo vedono il proprio valore gonfiarsi a dismisura.
E il contributo verso le piccole che valorizzano i giocatori va pur concesso. Così l'Atalanta, dopo aver trattato gli attaccanti del Premier attorno ai 40 milioni di cui sopra, ha dovuto versare nelle casse del Lecce 25 milioni più bonus e il 10% sulla futura rivendita per Krstovic. E la Fiorentina, per completare la rosa di quattro attaccanti, avendo Pioli scelto che l'attacco sarà “a due”, ha messo sul piatto una cifra simile per Piccoli, che ha però una particolarità: il Cagliari lo aveva riscattato a inizio estate dall'Atalanta per 12 milioni e ora lo rivende a più del doppio, 27 milioni più il 10% della rivendita. Queste cifre sono diventate la tariffa standard per un buon profilo per l'attacco. E sono in aumento: lo scorso anno Retegui andò all'Atalanta per 21 milioni. E sembravano tanti. Puoi pescare il Kean di turno a 13 milioni più 5 di bonus solo quando chi vende è disperato. Ecco perché Pio Esposito non ha prezzo: vedendo quanto costano i centravanti che emergono dalle piccole, se un 20enne si dimostra grande in una grande, assume un valore da Premier League.