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Milan, Sacchi: "Perché non è giusto sparare a zero sui rossoneri"

lunedì 25 agosto 2025

2' di lettura

Il debutto di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan si è trasformato in una sorpresa amara: i rossoneri hanno perso a San Siro 2-1 contro la neo-promossa Cremonese, un risultato che ha lasciato tifosi e addetti ai lavori senza parole. Tra le voci più autorevoli intervenute c’è quella di Arrigo Sacchi, che parlando con La Gazzetta dello Sport ha invitato a non cedere ai giudizi frettolosi. “Inaspettato Ko”, lo definisce lo stesso ex allenatore: “E chi poteva immaginarsi che la Cremonese appena promossa dalla Serie B andasse a vincere a San Siro contro il nuovo Milan di Allegri?”. 

In realtà, però, guardando ai precedenti, il toscano ha perso per la terza volta di fila, sulla panchina rossonera, contro una neopromossa alla prima di campionato. La prima risale alla stagione 2012-2013, quando la squadra, reduce dalla perdita di campioni come Zlatan Ibrahimović e Thiago Silva, subì una clamorosa battuta d’arresto a San Siro contro la Sampdoria (0-1, gol dell’ex Poli). L’anno successivo, nel 2013-2014, la storia si è ripetuta, con una sconfitta rocambolesca in casa dell’Hellas Verona (2-1 per i gialloblù con un super Luca Toni). Sabato la Cremonese.

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Un episodio che, secondo Sacchi, dimostra quanto la Serie A resti un campionato incerto e capace di ribaltare ogni pronostico. Sacchi ha poi richiamato all’equilibrio: “Sarebbe facile sparare a zero sui rossoneri, ma non sarebbe giusto”. La sconfitta all’esordio, sottolinea, deve servire da lezione per costruire compattezza e maturità, non come motivo di condanna immediata. “Non è una questione di giocatori... si deve, prima di tutto, avere uno spartito e poi scegliere gli interpreti”, ha proseguito sulla Rosea. A suo avviso, il Milan è apparso disorganizzato, mentre la Cremonese ha sopperito ai limiti tecnici con un assetto più chiaro e funzionale.

Infine, un messaggio di fiducia: “Il carattere, lo spirito di gruppo, la voglia di sacrificarsi, l’organizzazione... sono questi a fare la differenza”, ha concluso. Sacchi è convinto che Allegri, con tempo e sostegno, "saprà raddrizzare la rotta e riportare i rossoneri verso gli obiettivi stagionali”. Un avvio shock, insomma, che può trasformarsi in punto di partenza.

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