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Gp di Baku, le pagelle: Verstappen mostruoso, Ferrari allo sbando, Piastri sbaglia tutto

di Leonardo Filomeno lunedì 22 settembre 2025

2' di lettura

Verstappen se ne va da padrone e la Ferrari recita il solito rosario di lacrime. Piastri kamikaze fuori subito. Sul podio ci vanno Russell, che ci mette la faccia, e Sainz, redivivo con la Williams. Di seguito pagelle e voti, tra muretti assassini e rottami illustri. 


VERSTAPPEN 10 E LODE
Finite le parole. Dove tutti al sabato vanno a muro, lui non sbaglia di un millimetro. La domenica firma giri veloci e crea il vuoto. Un diavolo vero. Con Max non si può mai dar nulla per scontato.

RUSSELL 9
Dal letto di ghiaccio alla pista di fuoco. Si accende di ardore e potenza. E si scatena: contro il compagno, contro Tsunoda. Non molla mai la presa. Da quinto a secondo, con una buona strategia. E con la Mercedes favorita da una pista stop&go e dal freddo.

SAINZ 8.5
Redivivo. In una stagione segnata dalla sfiga, un weekend di tale portata non se lo aspettava nessuno. Splendida la Q3, baciata dalla pioggia (e dalla fortuna). In gara tiene botta e artiglia il primo podio dell’anno. Col compagno, di solito un riferimento, disperso.

ANTONELLI 8
Sta maturando. Cruciale il momento dell’uscita dai box: con Lawson aspetta, poi al 22esimo giro colpisce nel segno. Qualifica di riscatto. E la gara, a un passo dal podio, è un balsamo dopo tanto buio. 

RED BULL 8
Il nuovo fondo, e forse pure l’arrivo dell’ex Ferrari Mekies, riportano la RB21 ad un livello inaspettato. E con l’alieno Max a tenere sempre alta la bandiera, in Azerbaigian arriva un eccellente lavoro di squadra.

TSUNODA 7
San Gennaro trasloca da Benevento a Baku, tra rettilinei e curve da brivido. Sesto in qualifica e in gara, in piena stagione da incubo. Se non è un miracolo, ci manca poco. Unico neo? Non sorpassa Lawson. 

NORRIS 4
McLaren ancora giù di corda (stavolta per le basse temperature), ma lui ancora peggio. Il compagno e leader del Mondiale fa il kamikaze al primo giro, lui non sfrutta manco quello. Settimo, complici pure i pasticci ai box. Sempre più… Blando.

FERRARI 3
Leclerc paga il muro maledetto in Q3 e in gara si spegne nell’anonimato. Davanti, strano a dirsi, c’è Hamilton, ottavo partendo dodicesimo. SF-25 cambiale in protesto e monoposto al semolino. Plafonata nel piattume e superata, tra i Costruttori, dalla Mercedes.

PIASTRI 0
Non toppava sul serio dal debutto in Formula 1. A Baku, ossimoro vivente: il pilota di ghiaccio che si scioglie e sbaglia tutto. Muro in Q3. In gara jump start e altro muro al primo giro. Non è la fine, ma per un 'Professore' è un errore imperdonabile.

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