L’Italia ha battuto Israele per 3-0 a Udine e conquista la certezza matematica di accedere almeno ai playoff di marzo per la qualificazione ai Mondiali 2026. Il successo degli Azzurri garantisce la presenza nella prima fascia del sorteggio, ma lascia ancora accesa, almeno sulla carta, una piccola speranza di qualificazione diretta alla Coppa del Mondo. Perché questo accada, servirebbe un vero e proprio miracolo sportivo.
L’Italia, seconda nel gruppo I con 15 punti in 6 partite e una differenza reti di +10, dovrebbe vincere entrambe le prossime gare, contro Moldavia (in trasferta) e Norvegia (a San Siro), segnando diversi gol. Ma soprattutto, dovrebbe sperare in un passo falso dei norvegesi, primi con 18 punti e un impressionante +26 nella differenza reti, attesi dall’impegno casalingo del 13 novembre contro l’Estonia.
Lo scenario è chiaro: se la Norvegia pareggia o perde con l’Estonia e l’Italia vince entrambe le sfide rimaste, la squadra di Spalletti chiuderebbe il girone al primo posto con 21 punti, staccando così il biglietto diretto per il Mondiale. In alternativa, l’Italia potrebbe superare la Norvegia anche a pari punti, ma solo in caso di una clamorosa goleada che ribalti la differenza reti, attualmente di 16 gol a favore degli scandinavi. La classifica recita infatti oggi: Norvegia 18 punti (6 partite), Italia 15 (6), Israele 9 (7), Estonia 4 (7), Moldavia 1 (6). Gli ultimi appuntamenti sono il 13 novembre, con Moldavia-Italia e Norvegia-Estonia, e il 16 novembre con Italia-Norvegia. Realisticamente, il percorso verso la qualificazione diretta appare quasi impossibile, ma l’Italia ha già assicurato il posto ai playoff, dove si giocherà le sue chance a marzo. Intanto, il successo di Udine tiene acceso un filo di speranza: finché la matematica non condanna, sognare non costa nulla.