Terremoto in Campania. È stata disposta l'amministrazione controllata per la società sportiva Juve Stabia, che gioca nel campionato di serie B, a causa di presunte infiltrazioni mafiose. Il decreto - che riguarderebbe anche altre società che si occupano dei servizi annessi alle manifestazioni sportive - è stato emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Napoli. A gestire la società calcistica sarà adesso un pool di professionisti appositamente nominato.
"Anche il consuocero del boss D'Alessandro ha ricoperto la carica di presidente della società sportiva Juve Stabia": lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, nel corso di una conferenza stampa in Procura a Napoli. "Il mio ufficio - ha detto ancora Melillo - ha la convinzione profonda che analoghi provvedimenti riguarderanno anche altre società in futuro: il quadro è davvero allarmante e non riguarda solo le regioni dove tipicamente sono radicate le mafie e non riguarda solo il calcio".
Il procuratore nazionale ha voluto ricordare che la presenza dei gruppi mafiosi ha prodotto "una degenerazione delle logiche che regolano le manifestazioni sportive: tutto questo crea un clima nel quale si possono verificare tragedie come quella di Rieti".