La rinuncia di Jannik Sinner alle Final Eight di Coppa Davis sono ormai diventate un caso di stato. C'è chi come Paolo Bertolucci ne riconosce le ragioni sportive, chi come Adriano Panatta è più incerto ("Questo non è il mio tennis") e chi critica l'altoatesino per mancanza di spirito patriottico (per esempio Bruno Vespa).
Nei confronti dei più critici ha riservato parole durissime anche Luca Marelli, tra i più rispettati opinionisti arbitrali del calcio italiano. Le sue parole, in genere, fanno sentenza riguardo a Var ed errori. E nel caso di Sinner sembrano destinare a innescare altre polemiche.
"Nessuno poteva obbligare Sinner a partecipare alla fase finale della Coppa Davis 2023 e 2024. Ma Jannik, molto più italiano di tanti italiani, ha risposto con entusiasmo alla convocazione della Nazionale di tennis, portandoci a vincere due volte di fila la Coppa Davis a distanza di 47 anni", ricorda Marelli sui social. "Sinner, fino a oggi, ha giocato 23 partite in Nazionale. Alcaraz, per dire, 8. E non mi si dica che la Spagna non fosse una candidata alla vittoria anche negli anni scorsi. Djokovic, che per la Serbia andrebbe in guerra in boxer da bagno, ha saltato la convocazione in nazionale per sei edizioni della Coppa Davis (ed ovviamente non ha mai giocato le fasi preliminari, se non da giovanissimo)". Insomma, "dispiacere per l'assenza di Sinner e la probabile consegna della Davis ad altra Nazione? Ovviamente sì ma siamo dei fenomeni a dimenticarci di tutto ciò che di positivo ha dato questo ragazzo all'Italia, sia a livello di squadra nazionale che singolarmente".
Quindi si torna all'eterna accusa che viene rivolta a Sinner da quando, va detto, ha iniziato a vincere in maniera sistematica. "Come dite? Vive a Montecarlo? E Berrettini dove vive? E Musetti? La realtà è che questi ragazzi (questi splendidi atleti) vivono per 250 giorni all'anno in albergo in giro per il mondo e dobbiamo essere fieri che rispondano alla convocazione della Nazionale. Allo stesso tempo non bisogna condannarli se, per un'edizione, rinunciano a giocare la fase finale della Davis".
Marelli ricorda come in passato abbiano "rinunciato (varie volte) Federer, Nadal, Djokovic, Murray ma nessuno svizzero, spagnolo, serbo o britannico ha mai pensato di criticare chi portava lustro al proprio sport. C'è gente - conclude l'ex arbitro - che si definisce patriota ma che, in realtà, cerca solo la ribalta personale criticando una delle tante ricchezze sportive che abbiamo. E Sinner come risponde? Nel modo migliore. Nel silenzio. E intanto lavora per la nuova stagione, pronto a sorridere dei complimenti di chi, oggi, lo deride. Forza Jannik".