Alla vigilia della sfida di campionato contro il Pisa, in cartellone venerdì sera alle 20.45 a San Siro, Massimiliano Allegri dice la sua sul caso di Milan-Como in Australia. L’allenatore ha commentato con pragmatismo e un filo di stizza la situazione: "Posso dire una cosa, ma conta relativamente poco. L'importante è che sia presa una decisione il più presto possibile. Se giocheremo in Italia meglio, se dovremo andare a Perth ci organizzeremo. Una partita importante".
Sulla stessa linea, ma con toni più critici, si è espresso Cesc Fàbregas, tecnico del Como. L’ex centrocampista ha voluto ribadire il proprio pensiero in merito: “Non è ufficiale ancora, è possibile che magari non si vada. Confermo quello che ho detto tre mesi fa, io però sono un lavoratore di questa società. Non vado mai contro i tifosi del mio club, loro sono la parte più importante del calcio. C'è chi non dorme per andare a Lecce e usa il proprio stipendio per la trasferta. Devono avere sempre la priorità, capisco la loro arrabbiatura. Nella Liga i capitani delle squadre hanno parlato tra di loro, non è la prima volta che succedono queste cose in Spagna”.
Già lo scorso luglio, l’allenatore spagnolo aveva espresso perplessità sulla prospettiva di disputare una gara di Serie A fuori dai confini nazionali: "È una cosa che non è mai successa, già questo dice tutto... La gente così non può vivere il calcio, e noi abbiamo Fiorentina prima e Atalanta dopo. Non mi sembra la cosa più giusta, ma non mi preoccupa tanto al momento, la società se ne sta occupando", aveva dichiarato in estate.
Anche tra i calciatori non mancano dubbi e critiche. Il rossonero Adrien Rabiot, nelle scorse settimane, aveva espresso chiaramente la sua contrarietà: "Totalmente pazzesco. Poi sono accordi economici affinché il campionato abbia una certa visibilità, tutto questo è al di sopra di noi. È pazzesco fare così tanti chilometri per far giocare una partita fra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci. Come sempre. Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il portiere del Milan, Mike Maignan, che ha condiviso il pensiero del compagno di squadra: "Sono totalmente d'accordo con lui. Non capisco perché giochiamo all'estero. Oggi si dimenticano molte cose, si pensa molto all'aspetto finanziario. È una partita del campionato italiano, avremmo dovuto giocare in casa, quindi 'perdiamo' una partita casalinga. I nostri obiettivi sono ambiziosi, non bisogna lasciare nulla al caso".