Jannik Sinner si é sbarazzato con relativa facilità di Aleksandr Bublik per raggiungere la sua terza semifinale del Vienna Open, la 42ma della carriera sul circuito Atp. Eguagliato il record italiano dell'era Open. È finita con un doppio 6-4, ottenuto in 1h e 16' di gioco a tratti spettacolari, che ha divertito il pubblico presente sul cemento indoor della capitale austriaca. Domani il numero 2 del mondo affronterà Alex De Minaur (n.7), che a sua volta in precedenza aveva eliminato Matteo Berrettini. Precedenti poco incoraggianti per l'australiano: 11 incroci e altrettante sconfitte. "Con lui é sempre dura - ha detto Sinner, subito dopo aver chiuso con tre ace nell'ultimo turno di battuta la sfida al kazako, n.16 del ranking -, ho cercato di rimandare di là il maggior numero di risposte, restando solido. Sono molto felice di esserci".
Jannik ha perso solo cinque punti al servizio: "Mi sono allenato tanto, cercando di cambiare qualcosa al momento del caricamento" ha spiegato. "Mi sono sentito molto a mio agio. Posso essere solo contento della partita di oggi" ha aggiunto. La prova con De Minaur "sarà più difficile, a Pechino è stata dura - ha concluso, tornando con la mente alla semifinale vinta in tre set - e sarà una battaglia dal punto di vista fisico". Sinner, che ha raggiunto le 19 vittorie consecutive sul cemento indoor, ha così confermato il suo dominio sotto il tetto: "Mi piace l'indoor perché non devo preoccuparmi del vento o del caldo. Mi sento libero di esprimermi e mi piace che i tifosi si divertano".
Per tutto l'incontro la palla che torna dal lato di campo in cui gioca Sinner viaggia sempre a gran velocità e più lo scambio si prolunga, più diventa difficile da gestire. Bublik allora ha cercato di affidarsi a variazioni di gioco, nel tentativo di spezzare il ritmo dell'avversario: serve and volley, smorzate, passanti. Con alterne fortune. Ma é stato soprattutto il servizio di Sinnera fare la differenza, in particolare la prima, risultata semplicemente ingiocabile per Bublik. Al termine la percentuale di punti messi a segno dall'altoatesino sulla prima sarà addirittura del 93% (più un notevole 80% sulla seconda), con otto ace, contro i nove del kazako, che si é dovuto inchinare per la sesta volta in otto incontri.